Twitter: in test novità per gli Spaces, nuovo "episodio" dell’affaire Elon Musk

Forniti a Elon Musk altri dati per valutare la reale consistenza dei bot, Twitter ha avviato un nuovo round di test, tutti incentrati sul tentativo di far decollare i suoi Spaces audio in stile Clubhouse.

Twitter: in test novità per gli Spaces, nuovo "episodio" dell’affaire Elon Musk

Come sempre coinvolto in voci relative al tentativo di acquisizione intrapreso da Elon Musk, il social network Twitter non ha mancato di rendersi protagonista anche per alcune innovazioni, rappresentate da una serie di test aventi per ambito gli Spaces audio. 

Quando Clubhouse è stata sulla cresta dell’onda, un po’ tutte le piattaforma hanno preso a imitarne le funzioni, con Reddit che ha creato Reddit Talk e Meta che si è lanciata in diverse iniziative poi interrotte a moda passata. Twitter, all’epoca, aveva varato le chat audio Spaces, a oggi prevalentemente focalizzate sui temi della criptovalute e degli NFT e quindi poco seguite dagli utenti: di conseguenza, per stimolare una maggior adozione dello strumento, secondo SocialMediaToday, il canarino azzurro ha ideato un nuovo pulsante in basso a sinistra nel compositore dei tweet, che permetterà di avviare un nuovo Spaces al posto di condividere i propri pensieri.

Parimenti, un pulsante simile è stato ideato anche nel menu dei retweet in modo da avviare al volo uno Spaces inerente, con fissato in alto il tweet da cui si è partiti: host, cioè coloro che mantengono uno Space, e relatori, ovvero chi parla al suo interno, grazie a un altro test della piattaforma, potranno invece fornire più contesto alle chat audio attraverso un nuovo modo “di condividere i Tweet in uno Spazio tramite il menu Retweet“.

In attesa di appurare se queste semplificazioni riusciranno nel loro intento di indurre un maggior numero di persone nell’avviare uno Space audio, sembra giunta un nuovo step la “telenovela” dell’acquisizione di Twitter da parte di Elon Musk. Dall’8 Giugno, il team di Musk era finalmente entrato in possesso di alcune informazioni (tweet totali degli utenti entro un certo range temporale, info sui dispositivi utilizzati degli utenti) necessarie a valutare la reale consistenza dei bot e degli account falsi sul microblog.

Nel corso della presente settimana, però, sono state chiede più info in merito, con la controparte che, anche in questo caso, ha acconsentito, fornendo un maggior numero di “dati API in tempo reale” (es. sui retweet, le citazioni e le risposte, sulle posizioni taggate, sull’autore del post e gli utenti citati, su posizione, ora, data del dispositivo, in tema di tweet sul testo e gli elementi visivi anche allegati), con la conseguenza che il team dell’istrionico miliardario avrebbe confermato di “avere ora le informazioni necessarie per valutare l’attività dei bot“.

 

Continua a leggere su Fidelity News