WhatsApp vuol ribadire a più non posso il suo uso della crittografia end-to-end

Le ultime scoperte ottenute dal codice di WhatsApp evidenziano l'intenzione di ribadire ulteriormente il fatto che i messaggi degli utenti siano protetti dalla crittografia end-to-end: ecco come ciò avverrà.

WhatsApp vuol ribadire a più non posso il suo uso della crittografia end-to-end

L‘ultima rendicontazione a proposito di WhatsApp palesava l’intenzione di Menlo Park di realizzare delle Reactions Rapide, ovvero delle emoji che potessero essere usate per rispondere agli status, un po’ sulla falsa riga di quanto avviene sulla “cugina” Instagram. Nello stesso report, sono emersi anche maggiori ragguagli in merito all’ancora inedita funzione dei sondaggi di gruppo, con 2-12 opzioni, naturalmente protetti dalla crittografia. 

Una nuova analisi, condotta ancora una volta dai leaker di WABetaInfo ha però permesso di appurare quanto i programmatori della piattaforma non si siano seduti sugli allori, dedicandosi anzi allo sviluppo anche di altro.

Con la messa a disposizione, tempo fa, della release 2.22.8.7 di WhatsApp beta per Android, vennero portate alla luce tracce di un nuovo piè di pagina, che la piattaforma avrebbe voluto collocare sotto la cronologia delle chiamate. Tale intenzione permane ancora, e anzi sarebbe stata rinsaldata, secondo quanto scoperto con la successiva beta 2.22.10.14 di WhatsApp per Android, soggetta a una sessione di reverse engineering

In particolare, le righe di codice scovate hanno permesso di sostenere che, un po’ come si medita di fare anche su iOS e su WhatsApp Desktop, gli utenti Android della chat app in verde potrebbero in futuro ritrovarsi lo stesso piè di pagina di cui sopra anche in fondo all’elenco delle chat, ove – fuori di mistero – la piattaforma si premurerebbe di ricordare a tutti che i messaggi personali sono crittografati end-to-end, secondo un sistema che, quindi, rende impossibile conoscerne il contenuto a terzi, ma solo a chi li invia o li riceve. 

Al momento, non è noto quando WhatsApp implementerà questo reminder, che sarebbe destinato a fare la sua comparsa in varie sezioni della messaggistica di WhatsApp, anche a marcare la differenza rispetto al celeberrimo rivale Telegram che, pur più ricco di funzioni (di recente permette anche il trasferimento di criptovalute tra gli utenti), non ha la crittografia end-to-end attiva per default. 

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