Dopo aver implementato la funzione per trasferire le chat, e il nuovo archivio delle chat per chi usa WhatsApp web in un contesto di account multi-device, WhatsApp, l’app di messaggistica da oltre 2 miliardi di utenti che ha pensionato gli SMS, si è dedicata allo sviluppo di nuove funzionalità, prontamente scoperte dai puntuali leakers.
Non più di una settimana fa, verso la fine del mese di Agosto, i leakers di WABetaInfo rendicontarono della funzione inerente alle Reazioni ai messaggi, mediante lo screenshot che invitava ad aggiornare l’app per vederle: a quanto pare, lo sviluppo di tale funzione sta andando avanti, visto che sono emersi in merito nuovi dettagli. Da quanto appurato, sarà possibile usare qualsivoglia emoji per rispondere a un messaggio, senza limitazioni nemmeno sul numero delle stesse, con la conseguenza – però – che, andando oltre le 999 Reactions a un messaggio, la didascalia reciterà “999+“.
Sempre in base a quanto appurato, le Reactions di WhatsApp, che potranno essere usate nelle chat individuali e in quelle di gruppo, saranno inviate con un processo crittografato, ma non saranno “anonime” nel senso che, all’interno di una conversazione, tutti potranno vedere chi abbia inviato una tal Reaction a un dato messaggio. Al momento, la novità delle WhatsApp Reactions è data come in sviluppo, sicuramente su iOS, sebbene appaia probabile che sia destinata ad apparire anche su Android e sulla versione web based del client.
Ancora da un’analisi via reverse engineering di una versione per iOS di WhatsApp beta, arriva la constatazione del fatto che il team di Menlo Park stia lavorando anche a un restyling dei baloon delle chat, già implementato nella beta 2.21.13.2 per Android, caratterizzato da “fumetti” più grandi e arrotondati, con un diverso verde sia per i temi chiari che per quelli scuri.
Purtroppo, al momento, WhatsApp non supporta la funzionalità delle bolle, “chat bubbles” introdotta sin da Android 11 che, similmente alle “chat head” di Facebook Messenger, permette di accedere alle conversazioni da finestre mobili spostabili e ridimensionabili su qualsiasi area dello schermo, senza dover aprire l’app. A tal proposito, un suggerimento di tipo grafico è giunto da un utente twitteriano, Braian Dario Vargas, con l’auspicio che venga recepito dal team di Menlo Park.