Molte volte, di fronte alle novità sperimentate dalle più note applicazioni, ci si chiede quando queste implementazioni e migliorie verranno, poi, rilasciate in forma stabile: WhatsApp, proprio in queste ore, ha aggiornato la sua app definitiva per Android, distribuendo novità prima solo sperimentate in quel di Luglio e Agosto. In serbo, però, rimane ancora una sorpresa.
Come anticipato, WhatsApp ha distribuito, da poco, la nuova versione stabile della sua app per Android, nella quale hanno fatto la loro comparsa funzionalità testate nei mesi precedenti. Nello specifico, nella versione 2.17.323 sono arrivati gli Stati testuali, provati ad Agosto, che – come quelli fotografici – durano solo 24 ore ma, nel frattempo, possono essere arricchiti con sfondi colorati (tra le varie tonalità disponibili), e con link che, in fase di visualizzazione dello Stato (chiamiamolo pure “Storia”), si tradurranno in piccole miniature.
Assieme alla novità in questione, nella medesima versione stabile di WhatsApp per Android, ne arriva anche un’altra, testata il mese prima, a Luglio: si tratta della possibilità, avviata una videochiamata, di proseguirla in forma PiP (picture in picture), con una miniatura dedicata al video, nel mentre si rimette in primo piano la chat testuale. Per avvalersi di cotal funzionalità, che avvicina di molto WhatsApp a Skype, bisogna – però – esser già muniti di Android 8.0 Oreo, dacché la feature PiP è abilitata solo col nuovo OS mobile del robottino verde.
Se quelle testé citate sono novità ormai a disposizione degli utenti della versione stabile di WhatsApp per Android, vi è ancora una sorpresa che gli sviluppatori di Menlo Park hanno in serbo per i propri utenti. Si è già detto dell’intenzione di Zuckerberg di monetizzare il grande successo dell’app in verde: in parte ciò avverrà con lo spin-off dedicato alle aziende, “for Business“, i cui account commerciali hanno già iniziato a fare la loro comparsa, con tanto di spunta verde anti-truffa. Oltre a ciò, però, vi sarà un’ulteriore canale di introiti, rappresentato dagli annunci pubblicitari posti, però, su Facebook.
Questi ultimi, secondo quanto allo studio dei programmatori, sarebbero arricchiti con un pulsante “Send WhatsApp Message” che permetterebbe agli utenti di inviare una richiesta di informazioni all’azienda del cui prodotto ha visto una pubblicità: naturalmente, per rispettare la privacy dell’utente, ed evitare futuri abusi da parte delle aziende, quest’ultime potrebbero – poi – ricontattare solo quegli utenti che avessero preventivamente avallato di intraprendere, con loro, una conversazione di carattere informativo. Quando questa integrazione, tra Facebook e WhatsApp, vedrà la luce (se mai ciò accadrà) non è ancora possibile affermarlo.