Di recente, WhatsApp ha lasciato trasparire una miglioria per la futura funzione della Companion mode in ragione della quale, nell’usare il proprio account su un dispositivo secondario, si beneficerà della sincronizzazione delle chat. Orbene, a tale miglioria se ne potrà aggiungere in futuro un’altra, in caso di feedback positivi, secondo quanto appena scoperto dall’attività indagatoria dei leaker di WABetaInfo.
Il noto gruppo di feature tracker impegnato nell’anticipare le funzioni di WhatsApp, tramite una sessione di reverse engineering applicata a WhatsApp per Desktop, ha scoperto come sia in fase di sviluppo una miglioria (destinata ad arrivare anche su Android e iOS) per la funzione che presiede all’invio dei documenti che, come noto, da qualche tempo, possono essere condivisi su WhatsApp sino a 2 GB di peso. Ad oggi – questa è la situazione – quando si procede con l’inviare un video o una foto (tra i tanti contenuti sharabili, comprensivi anche di GIF, note vocali, emoji, contatti e posizioni), all’utente vien concesso di potervi aggiungere una didascalia come corredo.
Ciò non è però possibile quando si condivide un documento. Di conseguenza, in tale fattispecie di condivisione, occorre inviare un messaggio di testo prima o dopo il documento inviato, generando una certa confusione. Quanto individuato e documentato da WABetaInfo via screenshot ovvia a quest’inconveniente visto che, nell’inviare un documento, in futuro potrebbe apparire un form in basso in cui digitare un accompagnamento testuale, appunto una didascalia che, alla fine, oltre a offrire contesto a quel che si condivide, aiuterà anche il destinatario a rintracciare più facilmente un documento di testo ricevuto, la cui miniatura è certo meno auto-esplicativa di quanto non sia una foto o il fermo immagine di un video.
Al momento, non è chiaro se la funzione in oggetto accompagnerà meramente i veri e propri testi, tipo i doc o i PDF, o se verrà estesa a tutti i tipi di file che attualmente si può condividere sotto la categoria di documento: inoltre, come spesso avviene, non è dato nemmeno sapere se la funzione scoperta verrà mai rilasciata, posto che il suo sviluppo potrebbe essere interrotto dall’oggi al domani, come accaduto tempo fa per la durata estesa della funzione “elimina per tutti” che, rispetto ai 7 giorni per i quali si era lavorato per un certo tempo, probabilmente verrà estesa a 2 giorni e 12 ore.