Nonostante il continuo rilascio di novità, WhatsApp è, tra le app, una di quelle che che più fa attendere il roll-out di funzionalità aggiuntive, testate per mesi e mesi (a volte anni) prima di una loro distribuzione definitiva (basti pensare agli stickers). Ne consegue che sono, ormai, davvero tante le funzionalità e migliorie di cui si attende l’esordio: ecco, tra le feature attualmente in fase di collaudo, quelle che più probabilità hanno di essere implementate nell’incipiente 2020.
Sino ad oggi, rispetto alle app sorelle Instagram e Facebook, la chat-app in verde è ancora priva di pubblicità e, quindi, diventata gratuita da tempo, necessita di un nuovo sistema di monetizzazione: le voci, inerenti lo sbarco delle ads su WhatsApp, a partire dal canale delle Storie, da vari mesi fanno riferimento proprio al 2020 come deadline per tale evento.
In India, di recente, è stata introdotta una Unified Payments Interface che agevola gli scambi peer-to-peer di piccole somme: ciò, molto probabilmente porterà l’immenso e popoloso paese asiatico a essere quello in cui, nel 2020, esordirà il sistema di micropagamenti WhatsApp Pay, già in fase di collaudo presso un ristretto range dei suoi cittadini.
Nel 2020, poi, dovrebbe fare il suo esordio anche il sistema di autodistruzione dei messaggi. Quest’ultimo, rispetto a quanto prospettato agli esordi, agirà nei gruppi, attivato dagli amministratori degli stessi, quale escamotage per fare piazza pulita dei messaggi più datati, offrendo così ai partecipanti un notevole risparmio sullo storage locale.
Molto probabilmente, sarà il 2020 l’anno prescelto per il varo anche dell’uso di WhatsApp in ottica multi-device, in modo da poter usare uno stesso account in simultanea su più dispositivi, sincronizzando i messaggi dall’uno all’altro: su iOS, tale feature potrebbe coincidere col varo dello spin-off per iPadOS.
Corre voce che, presto, forse già a partire dal 2020, potrebbe esordire su WhatsApp anche un’ulteriore feature volta a sgominare o contenere le bufale, offrendo agli utenti un sistema per verificare la veridicità di quel che ricevono in chat: nello specifico, si tratta della facoltà di eseguire delle ricerche online sulle immagini pervenute in chat, anche di quelle contenute all’interno delle notizie condivise.
Infine, dulcis in fundo, la modalità scura, o “dark theme”. Più volte accennata nel corso dell’anno, e comunque costantemente avvisata (anche di recente) nelle beta iOS/Android di WhatsApp, la funzionalità che dovrebbe far riposare gli occhi, e stressare di meno la batteria (sui device AMOLED), sembra destinata al “valzer delle debuttanti” proprio nell’imminente 2020. Salvo ulteriori proroghe.