WhatsApp, giunta al giro di boa della settimana in corso, prosegue nei suoi esperimenti condotti con l’ausilio delle versioni beta, nelle quali sono apparse silentemente due novità: a queste, entro il 2020, si aggiungerà la pubblicità, ora confermata, negli Status, mentre molto prima, in vista delle consultazioni europee, arrivano i consigli della piattaforma su come usare l’app in modo corretto.
Come noto, WhatsApp si avvale spesso della variante beta per collaudare funzionalità che non sempre vengono rilasciate. Quelle emerse dall’analisi del codice della beta 2.19.151 per Android (al cui canale è possibile iscriversi, in basso, nella relativa scheda del Play Store di Android), scovate come spesso accade dai leaker di WABetaInfo, hanno tutta l’aria di essere molto avanti nello sviluppo e, quindi, suscettibili di una quasi sicura implementazione.
Nello specifico, si tratta della possibilità di condividere gli Status di WhatsApp, equivalenti alle Storie di Snapchat, su Facebook, onde rimpinguarne l’esangue canale delle Storie: il tutto dovrebbe avvenire tramite un pulsante chiamato “Aggiungi alle Storie Facebook“. In più, sembra che – come già sperimentato nelle beta di WhatsApp per iOS – anche su Android si potrà concentrare la propria identità, numero di telefono compreso, in un codice QR che, scansionato dalla camera in-app di un nostro interlocutore, gli permetterà di aggiungerci al volo (con somma gioia delle imprese che usano WhatsApp Business).
Alla conferenza FMS19 tenutasi in Olanda, Facebook ha mostrato ad alcuni giornalisti delle novità che verranno implementate presto (“coming soon”). Tra queste, vi saranno delle opzioni di messaggistica più complete per le imprese che usano WhatsApp Business, l’integrazione – in quest’ultima – del catalogo prodotti con quello già in auge nel Business Manager di Facebook, un pulsante “call-to-action” che, premuto sulle inserzioni presenti in Instagram e Facebook, permetterà agli utenti di contattare le imprese via VoIP di WhatsApp: quello che più interessa da vicino gli utenti comuni riguarda, però, l’arrivo della pubblicità, nel 2020, a partire (inizialmente) dagli Status, come emerso dai vari formati ora allo studio.
Infine, le elezioni europee del 26 Maggio. In vista dell’importante appuntamento elettorale, Facebook ha spedito agli utenti della sua chat app in verde una mail nella quale ricorda che WhatsApp non andrebbe usata per inviare messaggi in massa, per altro limitati quanto ad inoltri contemporanei. Inoltre, viene rammentato che costituisce violazione delle policy d’uso – ad esempio – l’avvalersi proprio di WhatsApp per veicolare messaggi d’odio, notizie false, ed informazioni discriminanti contro una minoranza.