WhatsApp: la pubblicità nelle Storie è già arrivata, anche se non ancora attiva

WhatsApp si avvia freneticamente verso l'introduzione della pubblicità, a partire dalle sue Storie: dopo la conferma ufficiale del management di Facebook, arriva una conferma ufficiosa dello stato dei lavori in merito.

WhatsApp: la pubblicità nelle Storie è già arrivata, anche se non ancora attiva

Appena qualche giorno fa, il responsabile (country director) di Facebook Italia, Luca Colombo, ammise che – nel 2019 – Menlo Park avrebbe introdotto la pubblicità in WhatsApp, a cominciare dagli Stati (l’equivalente in-app delle Storie), nonostante un documento – firmato il 18 giugno 2012 dai creatori dell’app – affermasse che mai quest’ultima avrebbe venduto pubblicità. Un’ulteriore conferma alla tanto temuta novità è appena arrivata da un gruppo di importanti leakers. 

I famosi insider di WABetaInfo, mettendo mano al codice dell’ultima beta di WhatsApp, release 2.18.305, hanno scoperto che il sistema che porterà la pubblicità all’interno di WhatsApp, a partire dai suoi Stati, è già bell’e pronto ed inserito, anche se non ancora visibile all’utenza comune, in quanto non abilitato via attivazione da server remoto, ed ancora soggetto a sperimentazioni: in ragione di ciò, è difficile ipotizzare come funzionerà e, nel dettaglio, che forma avrà la pubblicità in WhatsApp, benché sia facile ipotizzare che non potrà essere troppo invasiva, trattandosi di un’applicazione focalizzata sulla conversazioni.

Detto della scoperta, non sono emerse indicazioni sul timing effettivo dell’introduzione dei banner pubblicitari in WhatsApp. La data del 2019 è indicativa: in genere, si sarebbe portati a ipotizzare una lunga attesa, com’è stato per il sistema che consente di cancellare – entro un certo lasso di tempo – i messaggi inviati ma non ancora letti, e com’è – ancora oggi – per gli stickers, avvistati da un bel po’ di tempo, ma mai ufficialmente varati all’interno dell’applicazione in verde. 

Tuttavia, considerando la citata scoperta dei programmatori di WABetaInfo, notificata attraverso uno dei loro consueti e profetici cinguettii su Twitter, è probabile che tale attesa non sia destinata ad essere poi così lunga, tanto più che il “freno” di Jan Koum è stato ormai “rimosso”, e la sempre maggiore fruizione delle Storie di WhatsApp che, a fronte di una percezione comune poco favorevole, sembrano essere usate da sempre più persone. 

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