WhatsApp: addio vecchi sistemi operativi, bug per attivare la dark mode, azioni legali anti-spam

Ancora segnali di vita dalla dark mode di WhatsApp, in ragione di un bug che ne consente l'attivazione anticipata: la chat app in verde, inoltre, si avvia ad abbandonare molti vecchi sistemi operativi e a intraprendere azioni legali contro gli spammer.

WhatsApp: addio vecchi sistemi operativi, bug per attivare la dark mode, azioni legali anti-spam

Mandati in soffitta gli SMS tradizionali, WhatsApp – dal 2014 parte dell’impero targato Facebook Inc (o FACEBOOK) – ha ripreso a marciare speditamente verso la dark mode, ad oggi al centro di un curioso bug che ne consente l’attivazione anticipata: il tutto nel mentre viene ricordata, ancora una volta, la fine del supporto verso i sistemi operativi più datati, e si caldeggiano azioni legali verso chi usa WhatsApp Business per instradare spam. 

Ormai da qualche anno, WhatsApp sta cessando – per ragioni di sicurezza – il supporto al proprio client sui sistemi operativi più obsoleti, indirizzando gli utenti verso la sostituzione o, laddove possibile, l’aggiornamento dei propri device mobili. Si è iniziato nel Dicembre del 2017, quando a farne le spese furono i Nokia S40/S60 ed il BlackBerry 10: un anno fa, poi, venne resa nota la timeline delle successive dismissioni e, di recente, con l’avvicinarsi di tali scadenze, Menlo Park ha proceduto a rinfrescare la memoria dei suoi utenti.

Per la precisione, ciò è avvenuto ricordando che tra qualche settimana, dal 31 Dicembre, non saranno più supportati (con conseguente impossibilità di riloggarsi e di registrare nuovi account) i device (es. HP Elite X3) con Windows Mobile (da qualche giorno abbandonato alla propria sorte da Microsoft stessa) e Windows Phone: in seguito, dal 1° Febbraio del 2020, toccherà agli smartphone e tablet con Android Gingerbread 2.3.7 e precedenti, e iOS 8 e precedenti. Per ora, invece, risultano salvi i feature phone JioPhone e JioPhone 2, animati dal sistema operativo KaiOS 2.5.1 a base Linux. 

Come noto, da svariati mesi, i tecnici di WhatsApp stanno lavorando alla dark mode, utile a far risparmiare la batteria sugli smartphone con display AMOLED, ed a stressare di meno gli occhi, specie durante le chattate notturne. Nell’attesa che la novità venga messa a disposizione di tutti, i leaker di WABetaInfo hanno reso noto un sistema, basato su un bug, che permetterebbe di abilitare la modalità scura su WhatsApp, con conseguente adattamento delle chat, qualora si sia in possesso di Android 10, si sia abilitata la dark mode di sistema, e si disponga di una delle ultime beta whatsuppiane. 

Rispettando i pre-requisiti in oggetto, basterà inviare ad un contatto un video tratto da YouTube e, in seguito, tenendo la tastiera aperta come se si stesse per redigere un messaggio, avviare la riproduzione del video sfruttando la modalità picture-in-picture (ovverosia all’interno d’una finestrella flottante). A quel punto, diversi utenti hanno confermato la possibilità che appaia (ma non sempre) l’ambita modalità scura, per altro già rilasciata in molte app note, tra cui la “cugina” Messenger. 

Infine, lo spam. Menlo Park – nell’ormai lontano Luglio del 2017 – ha reso disponibile per aziende e clienti lo spin-off “WhatsApp Business” che, tuttavia, sovente viene “ab-usato” per programmare l’invio massivo di spam: normalmente, contro prassi del genere, viene impiegata l’intelligenza artificiale, a cui vengono dati in pasto i pochi dati non criptati in mano alla piattaforma ma, dal 7 Dicembre, è giunta la comunicazione che, nel caso vengano riscontrate violazioni simili ai termini di uso da parte di qualche soggetto, verranno intraprese contro quest’ultimo (ma anche contro le aziende che offrono pubblicamente servizi di tal fatta) dei procedimenti legali

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