Impegnata nel progettare il ritorno dei Mi Piace, mettendo a disposizione degli utenti diverse opzioni di scelta, Instagram, il cui progetto di una versione “for kids” non ha goduto di consenso unanime, si è messa al lavoro anche su altre future novità, portate allo scoperto dall’attività indagatoria dei leakers.
Secondo quanto appurato da Alessandro Paluzzi tramite il reverse engineering, il team di Adam Mosseri sarebbe al lavoro su alcuni affinamenti al design delle notifiche attinenti alle chiamate solo audio ed anche video: di maggior importanza è quanto in serbo per le conversazioni personali, attraverso la messaggistica interna DM.
Quest’ultima, a quanto pare, potrebbe essere protetta da un sistema di crittografia end-to-end che – però – non sarebbe attivo di default, in quanto andrebbe attivato manualmente, facendo leva (nel verso senso della parola) su un pratico interruttore (“use end-to-end encryption”), posto nel frontalino della chat.
Come noto, ormai da diverso tempo, sembra che Instagram sia al lavoro su un particolare adesivo per le Storie, “Collab”, che permette di aggiungere sino a un massimo di 20 collaboratori: le nuove scoperte in proposito rendicontano del pop-up esplicativo (“Trova un argomento, aggiungi collaboratori e condividi storie con le persone che lo seguono”) che apparirà non appena il creator avrà collocato l’adesivo in questione nella sua Storia.
Dall’agenzia stampa AGI, infine, giunge la notizia secondo cui quasi 100 organizzazioni per la tutela dei consumatori e dell’infanzia, da tutti i principali continenti, hanno inviato una lettera a Zuckerberg, nella quale gli chiedono di desistere dal progetto di un Instagram for Kids (senza pubblicità, con controlli genitoriali, sviluppato con la consulenza di guru della salute psico-fisica dei minori) visto che, lungi dall’assorbire i giovani sotto i 13 anni che ora bazzicano su Instagram, semplicemente attirerebbe utenti ancor più giovani, esposti a fenomeni come il bodyshaming ed a meccanismi di dipendenza, come l’infinite scrolling.