Tra un rilascio funzionale e l’altro, a volte originale, a volte ispirato da altre piattaforme, Instagram è sempre al lavoro per migliorare l’esperienza d’uso dei propri utenti, come emerso anche qualche gioco fa quando, a partire dagli USA, è stato offerto a tutti gli utenti (e non solo ai creators o alle aziende) il poter taggare dei prodotti nei propri post.
In attesa di una novità potenzialmente più rivoluzionaria come gli NFT, attesi da tempo e il cui arrivo è stato anche confermato dal CEO della controllante Meta, Mark Zuckerberg, il team del CEO Adam Mosseri non si è fatto mancare l’impegno anche su altre funzioni che, ancora in sviluppo, sono state prontamente scovate dall’attività di reverse engineering di Alessandro Paluzzi. Secondo il giovane leaker, prossimamente – nei profili degli utenti – potrebbe far la sua comparsa un nuovo tab, “Exclusives tab”.
Quest’ultimo, in pratica, raggrupperebbe i contenuti esclusivi cui gli utenti, in qualità di paganti, avrebbero diritto se iscritti ad un particolare programma di Subscription varato ad esempio da uno specifico creators al quale essi sono interessati. Oltre a tale tab, con una griglia quindi popolata di contenuti non accessibili all’utenza comune, Menlo Park sarebbe al lavoro anche sull’ampliamento delle possibilità di condivisione dei post.
Ad oggi, la condivisione dei post, già possibile, può essere effettuata verso altre piattaforme del calibro di Twitter, Facebook, Messenger, avvalendosi delle email, generando un url – indirizzo – da condividere, o sharando un dato contenuto tramite la messaggistica interna – DM – della piattaforma (che, come noto, ha riassorbito lo spin-off Threads).
A tali opzioni, Instagram per altro impegnata pure nell’approntare la risposta alle Storie via Disappearing Reactions (così dette perché svaniscono una volta viste dal destinatario), se ne potrebbe aggiungere un’altra, grazie alla quale diverrebbe possibile condividere un post generando un codice QR. Oltre a tali e tanti rumors, non è mancato qualche rilascio concreto, seppur in forma di test alquanto limitato, come comunicato direttamente dalla piattaforma.
Nelle scorse ore, Instagram, avendo ricevuto diverse richieste dagli utenti in merito a metodi più diretti per supportare gli enti di beneficenza, sentiti in merito, per assicurarsi d’aver intrapreso l’approccio giusto, varie organizzazioni, ha avviato un test, su un numero limitato di hashtag (afferenti a “movimenti popolari e di lunga data su Instagram e nel mondo, come #BlackLivesMatter, #womensrights e #climatecrisis“), in base al quale, cercandone alcuni relativi ad alcune cause da supportare, appare un pop-up agli utenti che chiede loro se vogliano creare per lo scopo una raccolta fondi (il cui 100% delle somme raccolte verrà devoluto all’organizzazione di riferimento) o se si desideri quanto meno condividere con le proprie connessioni la pagina di quel determinato hashtag per aumentare, nell’app, la consapevolezza sulle cause sociali.