Instagram: nuovi down, programma di Data Abuse Bounty, musica TIDAL nelle Storie

Tra un down e l'altro, Instagram non perde occasione, e il vizio, per concedersi qualche novità, sia in tema di sicurezza/privacy, che quanto ad arricchimento dei propri contenuti creativi (seppur solo indirettamente, a seguito di un'iniziativa di TIDAL).

Instagram: nuovi down, programma di Data Abuse Bounty, musica TIDAL nelle Storie

Instagram, ultimamente, almeno secondo le segnalazioni giunte in Rete, sta collezionando down su down, ed anche quanto sta accadendo da qualche giorno a questa parte non sembra far eccezioni: in ogni caso, il quartier generale di Menlo Park, tra una correzione e l’altra, non ha perso la sua vena creativa, col varo o il supporto a utili e simpatiche novità. 

Ormai, con l’annunciata convergenza inter-applicativa in corso di sviluppo, i problemi – in casa Instagram – stanno diventando di routine: il 16 Agosto scorso, come conseguenza di un aggiornamento, diversi utenti, con una media di 60 o 70 segnalazioni ogni 10 minuti, hanno reso nota l’esistenza di un palese bug, a causa del quale l’app, appena avviata, mostrava una schermata bianca e si chiudeva spontaneamente, senza che fosse nemmeno possibile scrollare il NewsFeed. Il problema, non risolvibile neanche disinstallando e ripristinando l’app, potrebbe essere legato solo ad alcuni smartphone e, dopo alcune evidenze anche 2 giorni fa, secondo downdetector, avrebbe protratto i propri strascichi anche nelle scorse ore, con notifiche sull’incapacità di postare o ripostare le Storie.

Problemi a parte, Instagram non si è fatta mancare delle novità. Il team di Mark Zuckerberg ha già inaugurato il roll-out della funzione “clear history” sul social in blu e, ora, il responsabile della sicurezza della piattaforma fotografica, Dan Gurfinkel, come anticipato anche da TechCrunch, ha ufficializzato l’estensione, anche alla piattaforma di photo sharing di Menlo Park, del programma di “Data Abuse Bounty”, forte del buon risultato ottenuto durante tutto il 2018 su Facebook, ove tale sistema di caccia delle vulnerabilità, relativo all’abuso di dati personali da parte delle app di terze parti, inaugurato nell’Aprile di quell’anno, ha portato a 17.800 segnalazioni, con una ricompensa media – per le stesse – di 1.500 dollari, e punte anche di 40 mila dollari per quelle più sofisticate.

Secondo la fonte, inoltre, il colosso delle piattaforme sociali andrà oltre il ricevimento di avvisi in merito alle applicazioni che, ottenute le autorizzazioni degli utenti, e quindi l’accesso (via user e password) ai loro profili, raccoglieranno indebitamente i dati di questi ultimi, ma vaglierà anche i casi di quelle app che offrono, a beneficio di effimeri successi, finti follower, commenti, e “mi piace”: in più, verrà allestito anche un apposito programma di caccia al bug in merito alla funzione “checkout, per l’acquisto di articoli all’interno dell’app, nella prospettiva, accertatane la sicurezza, di estenderla al di fuori del territorio statunitense.

Infine, una novità indiretta, che certo farà piacere agli utenti di Instagram. La piattaforma di streaming musicale TIDAL ha reso noto che gli utenti dei suoi piani di abbonamento (per studenti o famiglie, HiFi, e Premium), avvalendosi dell’icona in alto dei tre puntini, potranno (nelle ore a seguire) accedere a una nuova opzione di condivisione, all’interno della loro app per Android e iOS, in virtù della quale potranno condividere il bouquet musicale della piattaforma (60 milioni di contenuti) nelle Storie di Instagram (e su Facebook). Nel caso si shari un brano (ma anche un album o una playlist), nella Storia del photo sharing comparirà un segnalibro formato da un fermo immagine mentre, trattandosi di un video musicale, campeggerà un’anteprima dello stesso, della durata di 15 secondi (tranne nel caso di Facebook, fermo anche in questo caso all’immagine statica).

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