Probabilmente, la vigilia di questo fine settimana hi-tech non si aprirà con la notizia del nuovo (dopo quello dicembrino) restyling parziale delle icone di WhatsApp, ma con l’ennesima bomba informativa del New York Times, secondo cui – non oltre il 2020 – WhatsApp, Instagram, e Messenger, verranno unificate.
L’ultimo aggiornamento di WhatsApp, quanto meno nella sua beta per Android (giunta alla versione 2.19.21), ha portato in dote ai tester del robottino verde di Google il restyling di 21 emoticons, con differenze stilistiche da “Settimana Enigmistica”: nella maggior parte dei casi, i dettagli mutati sono davvero a prova di lente d’ingrandimento (ciglia più sottili, rimossi i riflessi negli occhi), mentre in pochissimi casi spiccano ad occhio nudo (l’emoji della faccina innamorata ha cuori più piccoli sugli occhi, e non mostra la dentatura). A parte questo, WhatsApp – e le altre app della galassia di Menlo Park – sono destinate a far discutere per ben altro.
Il prestigioso New York Times, infatti, ha pubblicato un dossier secondo il quale, il 7 Dicembre scorso, Zuckerberg avrebbe convocato i dipendenti di Messenger, WhatsApp, e Instagram, per informarli del suo progetto di unificare le tre applicazioni: a quanto pare, non tutti gli astanti sarebbero stati convintissimi dell’idea, anche di fronte alle motivazioni “vaghe e tortuose” del CEO, forse spaventati – quanto meno nel caso dei whatsappers – che la “loro” creatura venisse ulteriormente snaturata, e di poter essere meno autonomi nello sviluppo della propria piattaforma.
Interpellata in merito dal quotidiano, Facebook avrebbe rilasciato una dichiarazione di prammatica, secondo la quale intende accontentare le due principali esigenze degli utenti, ovvero disporre di comunicazioni private, e la crittografia end-to-end risponderebbe a ciò, ma anche semplici e, per questo motivo, si starebbero esplorando (questa la conferma) vari strumenti per facilitare i modi di connettersi, attraverso le reti, con amici e familiari.
A quanto pare, però, gli utenti potranno stare tranquilli. Il progetto in questione, di unificare WhatsApp, Messenger, e Instagram, infatti, dovrebbe partire solo entro fine 2019 o dall’inizio del 2020 e, in più, non prevederà la fusione delle applicazioni, che resteranno in campo in modo indipendente, ma solo l’unificazione delle strutture di messaggistica dietro il comune denominatore della crittografia: il fine, cioè, sarebbe quello di far sì che un utente di Instagram, per esempio, possa inviare un messaggio ad uno di WhatsApp o Messenger anche se gli utenti di queste ultime non dispongono della prima app, e viceversa, sempre con la certezza che solo i due estremi dell’interazione potranno leggere quel che si digita.