Mafia Capitale, Renzi: “No a dimissioni per gli indagati”

Durante un incontro a Genova con RepIdee, il premier Matteo Renzi ha detto la sua sullo scandalo di Mafia Capitale: "Sì a giustizia, no a giustizialismo"

Mafia Capitale, Renzi: “No a dimissioni per gli indagati”

Intervenuto a Genova, durante un incontro con RepIdee, il premier Matteo Renzi parla dello scandalo di Mafia Capitale: “E’ inaccettabile che la città della lupa diventi la città della mucca. A Roma sono stati superati i livelli di guardia dello squallore, e non faremo i finti tonti. Nonostante ciò, difende Giuseppe Castiglione, indagato per turbativa d’asta dell’appalto del Cara di Mineo“Ho 5 sottosegretari indagati. Non chiederò mai le dimissioni per un avviso di garanzia, ha detto Renzi, che prosegue: Il Pd è coinvolto? Mi dicano chi è coinvolto, lo cacciamo e deve stare in carcere fino all’ultimo giorno”.

Stesso discorso vale per Marino e Zingaretti, rispettivamente sindaco di Roma e presidente della Regione Lazio: Marino e Zingaretti sono completamente altro rispetto alla cricca. Dobbiamo riconoscere i colpevoli veri, non si può sparare nel mucchio e fare di tutta l’erba un fascio anche Tangentopoli, che pure ha fatto grande operazione di pulizia in Italia, mi sembra aver dato l’impressione certe volte di puntare a una grande opera di moralizzazione pubblica più che all’arresto dei colpevoli”.

Sì alla giustizia, no al giustizialismo, è il pensiero di Renzi: non sono necessarie le dimissioni degli indagati: “Io ho anche un padre indagato a Genova. Se ragiono su avvisi di garanzia, i miei figli non avrebbero dovuto vedere il nonno. Ho 5 sottosegretari indagati io credo che un cittadino è innocente fino a prova contraria. Non chiederò mai le dimissioni per un avviso di garanzia. Noi siamo dalla parte della giustizia, non del giustizialismo.

Matteo Renzi ammette, però, che stiamo superando il livello di guardia nella scala dello squallore, ma noi non faremo i finti tonti… C’è in Italia una parte consistente dell’economia in mano della criminalità organizzata. Questa battaglia va fatta giorno per giorno, porta a porta anche contro la corruzione che è gravissima. Bisogna che gli scandali vengano fuori e chi ha corrotto deve lasciare. Se sei stato condannato, vai subito a casa”.

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