Il nuovo festival nazionale: gli insulti dei vip della Sinistra contro Matteo Salvini

Politici, scrittori, intellettuali, attori, e cantanti di "Sinistra" si stanno esibendo in una nuova kermesse nazionale: le offese al Ministro dell'Interno. Anche a costo di parole spregevoli, querele, e deliranti fascistometri.

Il nuovo festival nazionale: gli insulti dei vip della Sinistra contro Matteo Salvini

La Sinistra italiana per sette anni ha governato il Paese permettendo a decine di migliaia di clandestini di oltrepassare le nostre frontiere, vivendo a spese dello Stato o, peggio ancora, delinquendo a danno degli italiani. Adesso che Salvini ha decimato gli sbarchi e preparato leggi contro l’immigrazione clandestina, dalla sinistra sono arrivati insulti di ogni tipo.

Qui, riportiamo un breve elenco del profluvio di improperi che sedicenti vip hanno proferito contro il leader del Carroccio. Vip apparentemente mossi dalla solidarietà verso i migranti ma che, se poi gli chiedi se sarebbero disposti a ospitare un profugo a casa loro, rispondono tutti con un due di picche, come ha dimostrato recentemente un sondaggio del quotidiano Il Tempo.

Salvini, se muori facciamo una festa. Gemitaiz è un cantante rap. Un individuo amorfo che nessuno conosce. A giugno, su Instagram, postò la frase “Salvini ti auguro il peggio, se muori facciamo una festa”. Una frase infelice pronunciata per protestare contro il respingimento della nave Aquarius che, di fatto, diede inizio alle “rappresaglie” verbali contro il capo del Viminale. 

Asia Argento: #Salvinimerda. A seguire Asia Argento che, al contrario del Gemitaiz, è un’artista famosa. Non solo perché è figlia di Dario Argento, ma per aver denunciato lo scandalo delle molestie sessuali nel mondo del cinema e per aver offeso pesantemente la madre. La nota attrice, co-fondatrice del movimento Mee Too (ma poi impelagata in un affaire simile a quelli contestati), a luglio dava spudoratamente della “merda” a Salvini su Twitter. 

Saviano: “Ministro della malavita. Non bisogna, ovviamente, dimenticare Roberto Saviano. Lo scrittore che più di tutti si è scagliato contro Salvini, beccandosi una querela per aver definito il vicepremier “ministro della malavita”. Volendo così emulare la frase che Salvemini rivolse a Giolitti. Con l’unica differenza che Salvini non è Giolitti, e Saviano non è certamente Salvemini.

Le offese di Toscani. Poi c’è stato Oliviero Toscani. Il finissimo intellettuale, che tempo fa definì le donne “troie schifose” e ” bestie da sesso”, si è ripetuto con Salvini bollandolo come “una scoreggia”, sostenendo che il suo cane “è più intelligente dei leghisti”, e commentando la foto del vicepremier su Time dicendo che “ha la faccia di uno stupratore”.

Fornero: Salvini fascista. Alle offese non sono ovviamente mancati gli antagonisti politici. Come Elsa Fornero, quella del pensionamento solo quando sei giunto sul punto di morte, che ha etichettato Salvini come un “neofascista, rozzo e aggressivo”. Un’accusa – questa del razzismo – che risuona in bocca a tutti i politici di sinistra che cercano di intimorire gli italiani parlando di “deriva fascista” nel nostro Paese. 

Vip contro Salvini. A loro insaputa. Sul carrozzone degli insulti erano saliti anche i Rolling Stone, che l’estate scorsa avevano pubblicato una lista chiamata “Vip contro Salvini”. Una lista piena zeppa di personaggi come Enrico Mentana, Fiorella Mannoia e Linus, che però si erano dissociati dall’iniziativa poiché erano stati tirati in ballo senza essere interpellati. Un modo arbitrario di fare numero anche quando i numeri sono tutti dalla parte di Salvini, insomma.

L’ultimo delirio: il “fascistometro”. Per concludere questo breve ma emblematico ricettacolo di insulti non potevamo non citare l’iniziativa de L’Espresso che ha ideato un test, chiamato fascistometro, che serve per valutare il grado di “fascismo” del lettore in base a 65 quesiti. Uno strumento molto gradito alla sinistra, che accusa di fascismo chiunque non condivida le sue idee in tema di immigrazione e sicurezza.

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