Caso Sea Watch, gli italiani adesso si ribellano e aderiscono a "Iononstoconcarola"

Il 61% degli italiani non voleva lo sbarco della nave a Lampedusa. Il 90% si era schierato dalla parte di Salvini durante il braccio di ferro con la "comandante". Giuseppe Conte: si è trattato di “un ricatto politico deliberato sulla vita di quaranta persone”.

Caso Sea Watch, gli italiani adesso si ribellano e aderiscono a "Iononstoconcarola"

Gli italiani non ci stanno e hanno già aderito allo slogan “IononstoconCarola”, la “comandante” che la sinistra ha trasformato in eroina nonostante questa abbia violato la sovranità nazionale con un’azione che perfino il procuratore di Agrigento, Luigi Patronaggio, ha definito “di inammissibile violenza”, per poi aggiungere: “L’emergenza umanitaria non può giustificare in alcun modo la violazione delle leggi”.

Anche l’ex magistrato Carlo Nordio si è scagliato contro Carola Rackete, definendo l’irruzione della Sea Watch a Lampedusa “una provocazione programmata verso il nostro Paese. Per poi aggiungere: “Non pensavamo che l’arroganza della capitana sarebbe giunta al punto di sfidare una nostra imbarcazione militare con un atto di “guerra” che, in altri Paesi, le sarebbe costato peggio di un arresto domiciliare”.

Con il magistrato Nordio sembra essere d’accordo buona parte degli italiani. È infatti è passato sotto silenzio un sondaggio del 27 giugno su Rai3, che aveva rivelato come il 61% degli italiani fosse contrario all’attracco della nave Sea Watch a Lampedusa. E come, durante il braccio di ferro tra Salvini e Rackete, ben il 90% del popolo italico si fosse schierato apertamente dalla parte del ministro.

Secondo molti, infatti, Carola avrebbe puntato sull’Italia per aprire un caso politico, utilizzando gli immigrati come arma puntata contro il Viminale. Il suo obiettivo sarebbe stato quello di spalancare con la forza i porti italiani per rimettere in moto quell’accoglienza di massa che in passato ha portato in Italia 170 mila arrivi l’anno, con conseguente difficoltà di integrazione e aumento dei reati.

La provocazione della comandante sarebbe stata evidente dal fatto che, dopo giorni di attesa di fronte a Lampedusa, La donna avrebbe potuto tranquillamente raggiungere la Tunisia, la Francia, la Spagna, l’Olanda o la Germania, dove cinquanta di sindaci si erano detti pronti ad accogliere i migranti, ma che avevano incontrato il veto del ministro dell’Interno tedesco che aveva detto no allo sbarco.

La Rackete, quindi, avrebbe sostato per giorni davanti alle acque italiane, tenendo in “ostaggio” 42 migranti, aspettando il momento adatto per fare irruzione in Italia, sicura che avrebbe incontrato il plauso della sinistra italiana. Un gesto condannato anche dal premier Conte che ha definito l’azione della Ong tedesca come “un ricatto politico deliberato sulla vita di quaranta persone”.

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