Calenda a Matteo Renzi: "Salvini si è mandato a casa da solo, non l’abbiamo sconfitto ma posticipato le elezioni"

Carlo Calenda sulla sua pagina di Twitter ha risposto a Matteo Renzi, dopo che quest'ultimo ha sottolineato di aver sconfitto Matteo Salvini, leader della Lega.

Calenda a Matteo Renzi: "Salvini si è mandato a casa da solo, non l’abbiamo sconfitto ma posticipato le elezioni"

Carlo Calenda sui social, e in particolare sulla sua pagina di Twitter, ha voluto rispondere a Matteo Renzi sottolineano che la formazione del governo giallorosso rappresenti un’incoerenza. Riferendosi a Renzi, l’ex esponente del Partito Democratico ha parlato di un’ode alla vittoria fuori luogo, sottolineano che non è stato il PD a sconfiggere Matteo Salvini.

Nella giornata di ieri 4 settembre, l’ex segretario del Partito Democratico aveva fatto notare sulla sua pagina di Facebook che il salvinismo è stato fermato e si lavorerà per non farlo tornare più. Oggi è arrivata la risposta di Calenda, che ha voluto rispondere a Renzi, il quale nel suo post si era scagliato contro Salvini accusato di aver deciso la crisi tra cubiste e mojiti.

La definizione di Carlo Calenda del partito democratico come junior partner del M5S

L’ex esponente del Partito Democratico ha evidenziato che Matteo Salvini si è mandato a casa da solo e non c’è stata alcuna sconfitta. A detta di Calenda, si tratta solamente di un modo per posticipare le elezioni definendo il PD “come junior partner del Movimento Cinque Stelle”.

L’europarlamentare ha continuato dicendo di non voler dire se abbia ragione lui oppure Matteo Renzi, ma la certezza si ritrova nel fatto che non è stata vinta oppure combattuta alcuna battaglia. Carlo Calenda ha voluto aggiungere un altro punto fondamentale, dando ragione all’ex premier del Partito democratico, nel momento in cui enumera i guasti compiuti da Salvini, giudicati effettivi.

Allo stesso tempo, l’ex dirigente d’azienda ha precisato che, se il Pd era disposto all’alleanza con il M5S, si doveva agire dopo il 4 marzo, in modo da evitare che andasse al governo il leader della Lega. Calenda ha continuato nel post ponendo una riflessione che denota la confusione a suo parere del Partito Democratico: “O abbiamo sbagliato ieri o abbiamo sbagliato oggi”.

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