Dopo una lunga serie di indiscrezioni, ufficiali (fornite dalla stessa azienda) ed ufficiose (nate dalle immagini leaked circolate, e dall’analisi del firmware preliminare), Xiaomi – con un evento ad hoc – ha presentato il suo nuovo medio gamma Xiaomi Mi 6X, praticamente erede dello Xiaomi Mi A1, e base per l’A2, del quale potrebbe rappresentare la versione europea.
Lo Xiaomi Mi 6X ha un corpo in metallo (alluminio) sottile (158.7 x 75.4 x 7.3 mm) e maneggevole (166 grammi), cadenzato in 5 diverse colorazioni (Black Stone, Cherry Powder, Glacier Blue, Red Flame, e Sand Gold) somigliante, per design, a quello dello Xiaomi Redmi Note 5 Pro, rispetto al quale – però – gli inserti in plastica per le antenne delle connettività (Dual SIM ibrido dual stand-by, Wi-Fi ac dual band con hotspot e Direct, Bluetooth 5.0 LE con A2DP, 4G/LTE, GPS/Glonass/A-GPS/BDS) appaiono più elegantemente occultati.
Il frontale dello Xiaomi Mi 6X propone, sotto un vetro Gorilla Glass 3 leggermente curvo (2.5D), un display LCD IPS da 5.99 pollici, con risoluzione FullHD+ ed aspect ratio a 18:9: la selfiecamera Sony IMX376 arriva a 20 megapixel ed è assistita da un Flash LED (avendo anche il compito di sbloccare con il volto) mentre, sul retro, oltre allo scanner per le impronte, in alto a sinistra troviamo il modulo per la fotocamera principale, doppia.
Quest’ultima, inframmezzata dal Flash LED, è formata da un sensore Sony IMX486 da 12 Megapixel (focale a f/1.75, pixel grandi 1.25 micron) e dallo stesso sensore Sony IMX376 (20 Megapixel) visto anche davanti: il risultato si esplica in ottimi effetti Bokeh (possibili anche nei selfie, in 12 modalità) e – grazie all’intelligenza artificiale – nel riconoscimento dei soggetti inquadrati ed in quello delle (206) scene supportate (con conseguenti setting automatici). Gli scatti risultano sempre luminosi e dettagliati, anche con poca luce (al netto del rumore), in virtù della tecnologia che combina 4 pixel in 1 (più o meno come nell’OnePlus 5T e nell’Oppo R15). In ambito audio, manca il jack da 3.5 mm, ma è presente la Radio FM.
Alimentato da una batteria da 3.010 mAh, ricaricata rapidamente (Quick charge 3.0) tramite microUSB 2.0 Type-C, troviamo un processore octa core (clock massimo a 2.2 GHz) Qualcomm Snapdragon 660 ed una GPU Adreno 512: le memorie, RAM (LPDDR4X) e storage (eMMC 5.1, espandibile), si combinano in 3 diversi allestimenti, con conseguente impatto sui prezzi: a circa 207 euro troviamo il modello base 4/64GB, a 233 euro la variante intermedia 6/64 GB, ed a 259 euro quella premium 6/128 GB.
Dotato anche di sensore IR per l’uso quale telecomando, lo Xiaomi Mi 6X (alias Xiaomi Mi A2) è animato, sotto l’interfaccia MIUI 9.5, da Android Oreo 8.1 con il probabile supporto ai progetti Android One (aggiornamenti garantiti per 2 anni), e Treble (update rapidi). L’esordio, sul mercato interno, avverrà tra qualche giorno, il 27 Aprile.