Ad IFA appena conclusa, e tenendo un evento dedicato in India, la cinese Xiaomi ha annunciato un interessante smartphone top di gamma, il “Mi A1“, che – a fronte di una scheda tecnica performante, e di una doppia fotocamera posteriore – esibisce un Android totalmente stock, in virtù dell’adesione al progetto Android One (come lo Sharp X1).
Xiaomi Mi A1 ha una scocca unibody (155,4 × 75,8 × 7,3 mm, per 168 grammi) in metallo (alluminio), cadenzata nelle colorazioni Black, Gold, e Rose Gold, ad eccezione dei lati corti (in alto e in basso) che ospitano (mimetizzate) delle linguette plastiche per non ostacolare le connettività di bordo. Il frontale è protetto da un vetro curvo 2.5D, con bordi laterali arrotondati, e protezione Gorilla Glass, mentre il retro propone un sensore biometrico circolare, al centro.
Il display dello Xiaomi Mi A1 è costituito da un pannello LCD IPS da 5.5 pollici, con risoluzione FullHD (1080 x 1920 pixel), ottima densità d’immagine (403 PPI), e tecnologia LTPS (pixel integrati nel vetro, con minori riflessi all’aperto, colori più vividi, minori tempi di risposta). La selfiecamera, ottimizzata con l’app “Beautify 3.0”, arriva a 5 megapixel e scatta selfie sempre al massimo della loro bellezza: sul retro, invece, è presente una doppia fotocamera, coadiuvata negli scatti notturni da un Flash Dual LED dual tone.
Benché, dal punto di vista estetico e tecnico, il Mi A1 sia il gemello del Mi 5X, la doppia fotocamera posteriore è chiaramente ispirata a quella dell’iPhone 7 Plus, con un orientamento orizzontale che ospita sia un sensore telescopico, che uno grandangolare: nello specifico, il sensore telescopico è da 12 megapixel, ha il focale a f/2.2 ed i pixel grandi 1.25 micron, mentre quella grandangolare, sempre da 12 megapixel, ha il focale a f/2.6 ed i pixel grandi 1 micron. Messi ad operare assieme, tramite l’app Camera di Xiaomi, quello telescopico cattura e mette in primo piano il soggetto, avvalendosi di uno zoom ottico 2X (digitale 10X), mentre il grandangolo acquisisce la profondità sul paesaggio, e lo sfoca, producendo un bellissimo effetto Bokeh.
Molto curato, nello Xiaomi Mi A1 è anche l’audio, migliorato lato software grazie ad un algoritmo ad hoc, e affidato al jack da 3.5 mm (utile anche con la Radio FM), ad un microfono con cancellazione del rumore, ed a uno speaker con amplificatore hardware dedicato (10V). Dal punto di vista della potenza di calcolo, il processore Snapdragon 625 (octa core a 2.0 GHz) e la GPU Adreno 506 si avvalgono di 4 GB di RAM (LPDDR3), e di 64 GB (eMMC 5.0) di storage (espandibile a 128, grazie al Dual SIM ibrido).
Capitolo connettività. In questo caso, lo Xiaomi Mi A1 sfodera un Wi-Fi ac (dual band), un Bluetooth 4.2, un GPS (A-GPS, Glonass), una porta a infrarossi (che trasforma il telefono anche in telecomando virtuale, tramite l’app Mi Remote), e la connettività 4G/LTE (VoLTE) con probabile copertura della banda 20 (800 MHz). La batteria, da 3080 mAh e con ottima capacità di raffreddamento (doppio strato di grafite), si ricarica tramite microUSB Type-C.
Il sistema operativo dello Xiaomi Mi A1 sarà Android Nougat stock (senza Miui interface) ma, grazie alla collaborazione con Google, si avranno aggiornamenti di sicurezza mensili, il passaggio ad Oreo entro fine 2017, e l’adozione di Android P appena uscito. Dulcis in fundo, le foto potranno essere sincronizzate con Google Foto, sul cloud, alla massima risoluzione (privilegio prima riservato solo ai Pixel).
Xiaomi Mi A1 arriverà in commercio il 12 Settembre, a partire dal mercato indiano, a circa 199 euro (14.999 rupie) e subito dopo sarà disponibile presso gli importatori cinesi (Geekbuying, MyEfox, HonorBuy, etc): arriverà anche in alcuni Paesi europei (tra cui Slovacchia, Rep. Ceca, Bulgaria, Romania, Grecia, Polonia, Ungheria), il che dovrebbe permettere di evitare le difficoltà (e i costi) della dogana, e assicurare il probabile supporto alla banda 20, utilizzata in molti dei mercati in cui questo device sarà distribuito ufficialmente.