Quello di Xiaomi è stato un 2017 da incorniciare, con un fatturato di 15 miliardi di dollari, e l’invasione dell’Occidente anche con store ufficiali, come avvenuto negli ultimi mesi in Italia.
Non stupisce, quindi, che sia proprio dall’Europa, e dall’evento di Madrid in particolare, che vengano le novità hardware più calde di quest’inizio estate, rappresentate da due medio gamma con diverse frecce al proprio arco, mentre – a quanto pare nell’Europa Orientale – potrebbe esordire il suo brand spin-off Pocophone.
Xiaomi Mi A2 e Xiaomi Mi A2 Lite: elementi comuni
Gli smartphone mostrati sul palco dell’evento iberico sono gli Xiaomi Mi A2 e Mi A2 Lite: si tratta di due device fondamentalmente diversi, nome a parte, per specifiche ed impostazioni, tuttavia unificati da alcuni elementi di fondo. Ambedue gli Xiaomi Mi A2, infatti, montano una doppia fotocamera posteriore, un sensore d’impronte sulla back cover, adottano una scocca in alluminio, e usufruiscono di Android 8.1 praticamente stock con adesione al programma Android One (aggiornamenti ricorrenti per almeno un paio di anni, Android P garantito, Google Foto come galleria, Google Lens per il riconoscimento fotografico degli oggetti, Google Assistant come maggiordomo virtuale) ed al Project Treble (maggior velocità nel download di fix ed aggiornamenti).
Xiaomi Mi A2
Messe da parte le somiglienze, lo Xiaomi Mi A2 si propone come device multimediale ed incarnazione globale del Mi 6X. La sua scocca, curveggiante ai bordi ed agli angoli per una miglior impugnatura, ha pressappoco le dimensioni del predecessore A1, grazie alle cornici ottimizzate, con qualche millimetro in più di lunghezza che permette di introdurre – sotto il vetro Gorilla Glass 5 – un display LTPS IPS da 5.99 pollici, con risoluzione FullHD+ (a 18:9) ed ottima densità d’immagine (403 PPI). Sul lato destro sono presenti i pulsanti per il volume e l’accensione, su quello sinistro lo slot per SD e doppia SIM ibrida, ed in basso campeggia solo la porta microUSB Type-C.
Sul retro, oltre allo scanner biometrico quasi centrale, trova posto – a sinistra – il semaforo verticale per la “falsa” doppia fotocamera: i due sensori, da 12 (Sony IMX486) e 20 (Sony IMX376, con messa a fuoco via rilevamento di fase), pur condividendo il medesim focale (f/1.75), e lavorando di concerto nella resa dell’effetto Bokeh, intervengono secondo le condizioni di luminosità col primo che scatta e gira (video a 2160 o 1080p@30fps, e slow motion a 720p@120fps) di giorno, ed il secondo che si concentra sulle scarse condizioni di luminosità grazie alla tecnologia Super Pixel (4 pixel unificati in 1) che riduce il rumore e migliora il dettaglio anche nelle ore serali. La selfiecamera, sempre una Sony IMX376 da 20 megaxpiel, ottimizza gli autoscatti grazie ad HDR, ed all’intelligenza artificiale che interviene tanto nell’abbellimento (AI Beautify 4.0) quanto nello sfocare lo sfondo AI Portrait).
Di medio livello il team logico dello Xiaomi Mi A2, con il processore octa core (2.2 GHz) Snapdragon 660 e la GPU Adreno 512 che possono contare su 3 diverse combinazioni di RAM (LPDDR4x) + storage (eMM 5.1), concretizzate in 4+32 (249 euro, secondo il listino spagnolo), 4+64 (279 euro) , e 6+128 GB (349 euro). Molto aggiornato il comparto delle connessioni (Wi-Fi ac, Bluetooth 5.0, il 4G/LTE con frequenza da 800 MHz, il GPS con A-GPS, BDS e GLONASS), la batteria si ferma a 3010 mAh, e le colorazioni a tre (nero, oro, e blu): in Italia, sarà acquistabile dall’8 di Agosto, sia nelle catene d’elettronica (es.Expert, Trony, Unieuro, MediaWorld), che nei Mi Store fisici, o in vari e-commerce online (Amazon).
Xiaomi Mi A2 Lite
Decisamente diverso, è lo Xiaomi Mi A2 Lite (praticamente già noto), concepito come versione globale del Redmi 6 Pro. Il display, da 5.84 pollici, esibisce una risoluzione FullHD+ (con 432 PPI) qui merito di un aspect ratio a 19:9 reso possibile dal notch: nella piccola insenatura in oggetto, gli autoscatti sono affidati ad una selfiecamera da 5 megapixel, la stessa risoluzione del secondo obiettivo scelto per la doppia postcamera, da 12 (con messa a fuoco via rilevamento di fase) + 5 megapixel (con sensore di profondità) che, assistita da un Flash LED, gira video a 1080p@30fps stabilizzandoli con l’azione congiunta di giroscopio ed EIS.
Presenti due tagli mnemonici, da 3+32 (179 euro) 4+64 GB (229 euro), il processore octa core scelto (uno Snapdragon 625 da 2.0 GHz) e la scheda grafica abbinata (la Adreno 506) impegnano poco la batteria, vero fiore all’occhiello del device: grazie alla sua struttura in fogli di grafene, non solo amplia la densità energetica ospitando 4.000 mAh bastevoli per 2 giorni di uso medio, ma dissipa meglio il calore in fase di ricarica (tramite microUSB 2.0). Le opzioni di connettività preferite, tuttavia, scontano standard non recentissimi ancorché performanti (Wi-Fi n, Bluetooth 4.2, LTE con banda 20, GPS con BeiDou, A-GPS e Glonass) ma, in compenso, vi è (in alto) il jack da 3.5 mm per lecuffie cablate ed il Dual SIM qui è puro (il carrellino laterale ha 3 slot, di cui uno per il supporto a microSD da 256 GB). Confermate le colorazioni, sempre in nero, blu e oro, anche lo Xiaomi Mi A2 Lite sbarcherà in Italia l’8 Agosto.
La vera bomba in tema di Xiaomi, però, è stata sganciata lontano dalla penisola iberica, precisamente nella lande digitali del web, dall’account Twitter del leaker Roland Quandt, il quale ha svelato che il noto produttore cinese ha in cantiere di lanciare una nuova famiglia di smartphone, i Pocophone, di cui sarebbe quasi pronta la scheda tecnica del primo modello (F1), niente affatto male, visto che a 420 euro (6+64 GB) e 460 euro (6+128 GB), arriverà in commercio, forse a cominciare dall’Est Europa, un device con il processore Qualcomm Snapdragon 845 ed un display FullHD+ (a 18:9) da 5.99 pollici!