Vivo X60 e Vivo X60 Pro: ufficiali i top gamma con 5G e nuova gimbal camera

Col nuovo anno, nei primi di Gennaio, arrivano in commercio anche i nuovi top di gamma di Vivo, con due nuovi Vivo X60, standard e Pro, animati dall'inedita interfaccia Origin OS e dal nuovo processore Exynos 1080, con connettività 5G e rinnovata gimbal camera

Vivo X60 e Vivo X60 Pro: ufficiali i top gamma con 5G e nuova gimbal camera

Nelle scorse ore Xiaomi ha presentato due dei tre telefoni della Mi 11 Series, diretti dallo Snapdragon 888 che, a fine Gennaio, gestirà anche il Vivo X60 Pro Plus: nel frattempo, BBK Electronics non ha riposato sugli allori e, presentando in Cina (già pre-ordinabili, ma in vendita solo dall’8 Gennaio) i primi modelli della X60 series, standard e Pro, ha sfoderato due top gamma che portano all’esordio il processore Exynos 1080 di Samsung. 

Vivo X60 (175.6 grammi, 159.63×75.01×7.36 mm, il più sottile modello con 5G) e Vivo X60 Pro (178 grammi, 158.57×73.24×7.59 mm) condividono la finitura anti impronte per lo chassis in vetro, che nel primo modello assume le colorazioni bianco, nero e blu gradientato, mentre nel secondo perde il bianco: in ambedue i modelli, inoltre, anche grazie alla selfiecamera da 32 (f/2.45, smiley unlock) megapixel, il 92,7% spetta al display AMOLED da 6.56 pollici, risoluto in FullHD+ secondo un aspect ratio a 19,8:9, abilitato a supportare l’HDR10+, con refresh rate a 120 Hz e frequenza di campionamento a 240 HZ, piatto nel modello standard, curvo in quello Pro, sotto il quale è nascosto lo scanner per le impronte digitali.

Il retro propone, lateralmente, un modulo rettangolare con una sezione in basso per il Flash LED e, sopra, il “recinto” per la multicamera con ottiche Carl Zeiss: nel modello Pro, è presente un sensore aggiuntivo periscopico da 8 megapixel (f/3.4), con zoom ottico 5x, ibrido 60x, assente nel modello standard, col quale però condivide i restanti 3 sensori, da 48 (Sony IMX598, f/1.48, stabilizzazione ottica mediante micro-gimbal quadriassiale di 2a gen simile a quello dell’X51), 13 (ultragrandangolo da 120°, f/2.2, con macro a 2.5 cm) e 13 (50 mm, f/2.46, ritratto) megapixel. In appoggio alla multicamera dei Vivo X60 e X60 Pro opera una modalità notturna presente in tutti e 3 i sensori comuni (principale, ritratto, ultragrandangolo), la funzione di colorazione e restauro delle vecchie foto, quella della registrazione con sottotitoli, il motion capture multi-focus (1X, 2X nel modello standard, anche 5X in quello Pro), l’effetto delle lenti anamorfiche usate nel cinema (Filtro trama film), la ripresa cinematografica a 21:9, e la registrazione dell’audio stereofonico

Il processore octacore (2.8 GHz) Exynos 1080 realizzato a 5 nanometri e la GPU Mali G-78 operano con RAM LPDDR5 e storage UFS 3.1: nel Vivo X60 Pro è possibile il solo setting con 12 GB di RAM e 256 GB (4.498 yuan, 561 euro) di storage, mentre nel modello standard Vivo X60 gli allestimenti sono 3, ovvero da 8+128 GB (3.498 yuan, 436 euro), 8+256 GB (3.798 yuan, 474 euro), e 12+256 GB (3.998 yuan, 499 euro). 

Contrariamente ad Apple con la serie iPhone 12, nei Vivo X60 normale e Pro il caricatore veloce a 33W è incluso in confezione e conferisce energia alla batteria, da 4.300 mAh nell’X60 standard e curiosamente da 4.200 mAh nell’X60 Pro, capace di supportare il reverse charging cablato. 

Corredati delle medesime connettività, col Dual SIM con 4 VoLTE e 5G standalone e non, l’NFC, il GPS/Glonass dual frequency, il Bluetooth 5.1 e il Wi-Fi ax/6, la microUSB Type-C, i nuovi Vivo X60 e Vivo X60 Pro sono animati da Android 11 sotto la nuova interfaccia Origin OS sostitutiva della vecchia Funtouch OS, molto ispirata da iOS 14 (es. con le app che diventano widget raggruppandosi in appositi blocchi).

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