Vivo sbarca ufficialmente in Italia con 4 smartphone e 2 auricolari Bluetooth

Se ne parlava ormai da qualche settimana, con BBK che è stata di parola, portando ufficialmente in Italia uno dei suoi brand più innovativi, Vivo, ora presente nel Bel Paese con alcuni auricolari e un poker di smartphone, tra cui anche un cameraphone con 5G.

Vivo sbarca ufficialmente in Italia con 4 smartphone e 2 auricolari Bluetooth

Nel corso di un evento andato in onda oggi, il presidente per gli affari europei di Vivo (il brand più indipendente del gruppo cinese BBK Electronics), oltre ad aver proposto degli annessi auricolari, ha illustrato un assortimento di 4 smartphone (tre entry level/medio-gamma, Vivo Y70/Y20s/Y11s, e il top gamma Vivo X51 5G) pensati per il mercato europeo (e quindi anche italiano), in quanto – in un buon rapporto tra prezzo e prestazioni – propongono quel che i consumatori continentali chiedono, tra cui attenzione a design, batteria, e fotocamere. 

Il medio-gamma Vivo Y70 (161 x 74,08 x 7,83 mm, per 171 grammi, nuance Gravity Black / Oxygen Blue, 269 euro) esibisce, per la selfiecamera (16 megapixel, f2.0, 1080p@30fps, HDR, face unlock), un foro in alto a sinistra nel display AMOLED da 6.44 pollici, risoluto in FullHD+ (409 PPI) secondo un aspetto panoramico a 20:9, esteso sull’83.9% dello screen-to-body, inclusivo di un sottostante scanner per le impronte digitali. Il semaforo verticale a sinistra propone una triplice fotocamera, da 48 (principale, f/1.6, video anche in 4K@30fps) + 2 (profondità, f/2.4) + 2 (macro, f/2.4) megapixel. 

L’octacore (2.0 GHz) Snapdragon 665 e la GPU Adreno 610 si avvalgono di 8 GB di RAM (LPDDR4X) e di 128 GB di storage (UFS 2.1) espandibile, per Android 10 (sotto interfaccia Funtouch 11). Corredato di Dual SIM, 4G, GPS (A-GPS, Beidou, Glonass, Galileo), Bluetooth 5.0 (A2DP), Wi-Fi ac, jack da 3.5 mm con Radio FM, NFC per i pagamenti contactless, e di microUSB Type-C, con quest’ultimo carica rapidamente (a 33W, via FlashCharge) la batteria da 4.100 mAh

Maggiore attenzione all’autonomia (5.000 mAh, caricabili rapidamente a 18W via FlashCharge e Type-C) tocca in dote all’entry level Vivo Y20s (164.41 x 76,32 x 8,41 mm, per 192.3 grammi, nuance Obsidian Black / Nebula Blue, 179 euro): il display, un LCD IPS (con conseguente fingerprint sloggiato di lato) sale a 6.51 pollici, secondo una risoluzione panoramica (20:9) solo HD+ (269 PPI). Frontalmente, il modello in questione opta per un notch a goccia, quale sede per la selfiecamera (8 megapixel, f/1.8, face unlock) mentre, posteriormente, emergono maggiori similitudini col precedente modello, con un somigliantissimo (nel design) semaforo laterale, qui però ospitante una ridimensionata tripla fotocamera, da 13 (f/2.2), 2 (macro, f/2.4) e 2 (profondità, f/2.4) megapixel. Sparisce l’NFC nel novero delle connettività che, però, conservano, oltre al GPS (A-GPS, Glonass, Galileo, Beidou), il Wi-Fi 5, il Bluetooth 5.0, il 4G, ed il jack da 3.5 mm. Prestazioni adatte alla maggior parte degli usi non intensivi, vengono garantite, invece, assieme alla Funtouch 11 a base Android 10, dal processore Snapdragon 460 supportato da 4 GB di RAM (LPDDR4X) e da 128 GB di storage (UFS 2.1) espandibile. 

L’essenzialissimo Vivo V11s (149 euro) conserva diversi punti in comune col modello appena rendicontato, tra cui le dimensioni, il display, la selfiecamera, lo scanner laterale, il processore, e la batteria: l’allestimento mnemonico, però, prevede 3 GB di RAM e 32 GB di storage, espandibili via microSD, mentre la fotocamera posteriore fa a meno del sensore da 2 megapixel per le macro, e le colorazioni declinano in modo diverso il blu (Glacier Blue) ed il nero (Phantom Black). 

Il top gamma della serie si è rivelato essere senza dubbio, per specifiche fotografiche e connettività, il Vivo X51 5G (158,46 x 72,8 x 8,04 mm, per 181.5 grammi, nuance Alpha Grey su vetro satinato posteriore, 799 euro anche rateizzabili a tasso zero su Unieuro): quest’ultimo propone, sotto un vetro 2.5D, un display AMOLED (quindi con scanner sottostante, da 6.56 pollici, risoluto in FullHD+ secondo un aspetto panoramico a 19,8:9, in grado di mettere in campo un refresh rate dinamico da 90 Hz (in base alle app eseguite), con supporto all’HDR10/HDR10+, all’anti sfarfallio DC Dimming e all’always on. La selfiecamera, nel foro di sinistra, è da 32 megapixel (f/2,48) mentre, sul retro, un bumper a due livelli propone una quadcamera evoluta, con sensore gimbal (con l’obiettivo cioè sospeso magneticamente, in grado di muoversi di + o – 3°, per ammortizzare i movimenti dettati dal seguire il soggetto ripreso) da 48 (IMX598, f/1.6, EIS, Super Night Mode, con video anche in 4K@60fps), 13 (profondità per ritratti anche dal vivo a 4 livelli, zoom ottico 2x, f/2.5), 8 (periscopico, zoom ottico 5x, Hyper Zoom 60x, f/3.4, stabilizzazione ottica), 8 (f/2.2, macro a 2.5 cm, ultragrandangolo a 120°). Lo speaker è mono ma potente.

All’interno del telaio non impermeabile seppur presidiato da opportune guarnizioni, è presente il processore octacore Snapdragon 765G con GPU Adreno 620 e modem per il 5G sub 6 standalone e non: la RAM (LPDDR4X) è da 8 GB mentre lo storage arriva a 256 GB (UFS 2.1) ritenuti adeguati e di fatto non espandibili. Le connettività fanno un salto di qualità, col Dual SIM ovviamente abilitato anche al 4G, il Wi-Fi ax/6, il Bluetooth 5.1, il GPS, il modulo NFC, l’USB Type-C (con adattatore per il jack da 3.5 mm in confezione) con cui caricare, rapidamente a 33W (FlashCharge), la batteria da 4.315 mAh. Da segnalare la presenza del sistema operativo, ancora Android 10, sotto interfaccia Funtouch OS 10.5 Global, quasi stock, con galleria, ottimizzatore prestazioni in ottica gaming, Launcher3 modificato con Google Discover.

Come sempre più spesso accade da qualche tempo a questa parte, anche nell’evento di Vivo non sono mancati gli accessori, qui rappresentati da 2 earable: gli auricolari TWS Stereo Neo ( 129 euro ) offrono bassi potenti grazie ai driver da 14.2 mm cui il diaframma in bio-fibra offre maggiori dettagli. La presenza del chip Qualcomm QCC3046 permette una connessione stabile, ad alte prestazioni, e bassa latenza, con la sorgente audio, mentre l’intelligenza artificiale si occupa della cancellazione del rumore: pur non essendo precipuamente destinati all’uso sportivo, consentono l’uso hands free, grazie ad Assistant attivabile vocalmente. Gli auricolari con filo da collo Wireless Sport (69 euro) mettono a disposizione una soddisfacente autonomia sotto l’egida della quale poter disporre di una buona qualità audio e del supporto di Assistant.

Continua a leggere su Fidelity News