Dopo tanti marchi, in quel di Berlino, a IFA 2019, è la volta di Lenovo che, nel suo bouquet di prodotti proposti in terra di Germania, non ha fatto mancare anche degli smartphone, tra cui un top gamma ben realizzato e potente, e un modello ben più economico e accessibile, verosimilmente adatto al target giovabile o agli entry users del robottino verde.
I due esemplari proposti nelle vestigia di Moto One One Zoom e Moto 6S Plus condividono un design moderno, e le scelte software legate alla penultima versione di Android, ora superata dalla 10° edizione, ma divergono praticamente in tutto.
Moto One Zoom
Il primo smartphone presentato dalla proprietà cinese di Motorola assume le forme del Moto One Zoom, e si candida ad essere uno dei migliori avversari, nella fascia media del Pixel 3a. Dal punto di vista estetico, e delle specifiche, trae più di un qualche spunto dalla famiglia G4 ma, in ogni caso, si ritaglia un’identità tutta sua: il corpo, satinato posteriormente per contrastare scivolamenti e impronte, è trattato P2i per resistere agli schizzi d’acqua, e presenta un vetro Gorilla Glass 3 a protezione del retro, ed un vetro Panda King Glass leggermente curvo ai bordi sul davanti.
Il lato A del Moto One Zoom (Android Pie 9 based) è dedicato principalmente al display AMOLED con sensore biometrico sottostante capace di automigliorarsi col tempo: il pannello, un FullHD+ da 6.4 pollici, assume un aspetto panoramico a 19:9, supporta le gesture Moto Actions, e la visualizzazione delle info in stand-by via Moto Display.
La selfiecamera del Moto One Zoom è da 25 megapixel (f/2.0) e usa due escamotage per migliorare gli scatti al buio: lo screen flash, ed il suo pixel binning 4-in-1, che le permette di ottenere luminose foto da 6.25 megapixel. Il retro propone un modulo rettangolare un po’ sporgente al centro: al suo interno, in basso, il logo “batwing” della M si illumina al sopraggiungere delle notifiche (utile se poggiato su un piano a schermo in più) mentre, più in alto, sono presenti ben quattro sensori fotografici.
Quello principale (Samsung GM1) arriva a 48 megapixel (messa a fuoco con rilevamento fasico, pixel binning “quad”, stabilizzazione ottica per migliorare le foto notturne della Night Vision durante le lunghe esposizioni, riconoscimento proprietario delle scene), seguita da un ultragrandangolo (117°) da 16 megapixel, da un teleobiettivo da 8 megapixel (zoom 3X, ibrido 10x usando i dati degli altri sensori, stabilizzazione ottica per evitare le distorsioni durante gli ingrandimenti), e da uno per la profondità, da 5 megapixel. In ambito audio, spicca l’ormai pensionando jack da 3.5 mm.
L’appartenenza alla fascia media del Moto One Zoom emerge nella scheda logica, per altro idonea a ogni genere d’uso di tipo medio, grazie al processore octacore Snapdragon 675 messo in coppia con 4 GB di RAM e con 128 GB di storage (UFS, espandibile). La batteria è capiente, con i suoi 4.000 mAh, e gode (via Type-C) della ricarica rapida Turbo Power a 15W, con quella da 30 evitata in quanto avrebbe comportato qualche ispessimento dello chassis (75 x 158 x 8.8mm, per 190 grammi). Ottima, infine, la squadra delle connettività, con Dual SIM, Wi-Fi ac dual band, Bluetooth 5.0, GPS (BDS, A-GPS, Glonass e Galileo), NFC. Disponibile nelle colorazioni Bronze, Grey, Purple, il Moto One Zoom arriverà in commercio tra qualche giorno, a 429 euro.
Assieme al Moto One Zoom, Lenovo ha portato a Berlino anche lo smartphone di fascia bassa Moto E6 Plus, (155.6 x 73.06 x 8.6 mm , per 149.5 grammi) provvisto di un telaio in plastica lucida nelle colorazioni Bright Cherry, Caribbean Blue, Polished Graphite, Rich Cranberry e, con un frontale in cui il display, un Max Vision LCD IPS da 6.1 pollici con risoluzione HD+ (e aspetto panoramico a 19.5:9), è munito di un water drop (a U) in alto, quale sede per la selfiecamera, da 8 megapixel, con sblocco facciale.
L’altro sistema di sicurezza, lo scanner per le impronte, è posto sul retro, nello stesso oblò del logo, sloggiando a sinistra la multicamera, verticale, con predisposizione agli effetti di profondità (2 megapixel), basata su un sensore principale da 13 megapixel. Adeguato alla categoria d’appartenenza, il Moto E6 Plus, erede dell’E6 standard, con Android Pie 9 a bordo, propone un processore octacore (2 GHz) MediaTek, l’Helio P22 che, a seconda del modello, sfrutta 2 GB di RAM e 32 GB di storage (espandibile) in alternativa al setting da 4+64 GB. Peccato per la pattuglia connettiva che, pur in presenza del Dual SIM, e del Wi-Fi a doppia banda (ma n), si accontenta del Bluetooth 4.2 e manca del modulo NFC, solo in parte compensato da un preciso (Glonass/A-GPS/Galileo) GPS, e per la batteria, da 3.000 mAh, seppur sostituibile.
Mistero sulla distribuzione europea: sebbene il device sia già arrivato in America Latina, per l’Italia si parla di Ottobre, con un prezzo di 169.99 euro legato a una delle due (quale?) versioni.