Anche Realme, come Oppo e Samsung, ha colto l’occasione della giornata odierne per annunciare nuovi smartphone, rappresentati dagli elegantissimi GT Master Explorer Edition e GT Master Edition, per la cui realizzazione il costruttore cinese si è avvalso (ancora una volta, dopo averlo fatto per il Realme X nelle versioni “Master” Garlic e Onion) della matita del designer giapponese Naoto Fukasawa che, nella fattispecie ha realizzato una backcover in pelle che, nelle ondulazioni, rievoca lo stile delle valigie.
Il modello di punta, ovvero il GT Master Explorer Edition (159,9 x 72,5 x 8/8,8 mm, per 183,5/185 grammi, Charcoal Black o Artic Blue) ha un display AMOLED da 6.55 pollici integrativo di uno scanner per le impronte digitali, con risoluzione FullHD+, 120 Hz di refresh rate, 480 di frequenza di campionamento, e 1.100 nits di punta come luminosità. Il foro in alto a sinistra include una selfiecamera Sony IMX 615 da 32 megapixel (f/2.45): posteriormente, un listello verticale a sinistra allinea i sensori della triplice fotocamera, da 50 (principale stabilizzata otticamente, Sony IMX 766 già vista nei “cugini” Oppo Find X3 Pro e OnePlus 9 Pro, f/1.88), 16 (ultra-grandangolare a 119°, f/2.2), 2 (macro, f/2.4) megapixel. L’audio, certificato Hi-RES, può contare su speaker ottimizzati per le tracce Dolby Atmos che, in tema di coinvolgimento quando si gioca, ben si sposano col motorino vibrazionale aptico 4F.
Ad animare il Realme GT Master Explorer Edition è un processore octacore a 7 nanometri messo in coppia con la GPU Adreno 650: si tratta dello Snapdragon 870 i cui bollenti spiriti sono tenuti a bada da un sistema di dissipazione con camera di vapore: l’allestimento proposto agli utenti prevede RAM LPDD5 e storage UFS 31 nelle combinazioni da 8+128 (2.799 yuan, 367 euro) e 12+256 GB (3.099 yuan, 407 euro).
Senza alcun problema in termini di autonomia, visto che la batteria da 4.500 mAh beneficia della carica rapida a 65W, il GT Master Esplorer Edition annovera connessioni quali il Dual 4G con VoLTE, il GPS, (Galileo, Glonass), il 5G standalone e non, il Bluetooth 5.2, il Wi-Fi ax/6, una porticina microUSB Type-C e financo l’NFC per i pagamenti contactless. Il sistema operativo nascosto sotto l’interfaccia Realme UI 2.0 è Android 11.
Il leggero downgrade Realme GT Master Edition (159,2 x 73,5 x 8 mm, per 174/178 grammi, Dawn o Snow Mountain) propone il display AMOLED sempre con fingerprint integrato nella diagonale da 6.43 pollici secondo una risoluzione FullHD+, ancora con 120 Hz di refresh rate, ma con 360 Hz di frequenza di campionamento, 1.000 nits massimi di luminosità ed anti sfarfallio DC Dimming. La selfiecamera è la stessa dell’altro modello, ma varia la configurazione della tripla fotocamera posteriore.
Quest’ultima si compone di un sensore principale da 64 (f/1.8), di un ultragrandangolo (119°) da 8 (f/2.2), e di un macro da 2 (f/2.4) megapixel. Anche l’audio, che pure conserva l’Hi-Res come certificazione, rinuncia a qualcosa, ovvero agli speaker stereo, sostituiti da uno speaker Super linear. Sul versante delle prestazioni, l’octacore scelto per accompagnare la GPU Adreno 642L è lo Snapdragon 778G che, in questo modello, usa sempre 8 GB di RAM, sia nell’allestimento con 128 che (2.399 yuan, 315 euro) in quello con 256 GB (2.599 yuan, 341 euro) di storage.
Le connettività, 5G ed NFC comprese, restano le stesse dell’altro modello, come pure le scelte in tema di software: la batteria, caricabile rapidamente a 65W, però è più piccola, seppur di poco, con 4.300 mAh di capienza.