Secondo gli esperti del settore, gli utenti sembrano destinati ad essere molto soddisfatti del Note 8, il nuovo phablet della coreana Samsung che, conservando il buon lavoro estetico fatto sui Galaxy S8, vi ha abbinato – per la prima volta nella sua storia – una doppia fotocamera posteriore. Alcune recenti indiscrezioni, però, sembrano confermare che Seoul non voglia certo fermarsi qui, e che – anzi – stia già lavorando ad un “mostruoso” Galaxy S9.
Del venturo Galaxy S9, prossimo top di gamma telefonico di Samsung, nelle ultime settimane, sono trapelate diverse informazioni, la prima delle quali ha a che fare proprio col suo design. Pare, infatti, che il produttore asiatico abbia brevettato l’aspetto esteriore del suo nuovo portabandiera, registrando presso il KIPRIS (ente coreano per la tutela della proprietà intellettuale), i disegni di un telefono davvero tutto schermo, senza cornici su ogni lato (grazie ad un nuovo processo di laminazione accennato da ETNews), e con solo una piccola penisola in alto: qui, da quanto è possibile immaginare, dovrebbero trovar posto la selfiecamera, vari sensori, lo scanner per l’iride, e quello per il volto, oltre alla capsula auricolare.
All’interno della sua struttura – con dimensioni più compatte di quelle attuali, vista la rimozione delle lunette verticali – si troverebbe il nuovo processore di fascia alta, a cui l’azienda sta lavorando assieme a Qualcomm, lo Snapdragon 840/5 (ad 8 core), abbinato a 6/8 GB di RAM, e al tandem costruito da una batteria maggiorata e da Android Oreo, per un’ampliata autonomia: di diverso parere un report pubblicato dal forum degli sviluppatori XDA, secondo il quale tale device potrebbe avere 4 GB di RAM, e 64 GB di storage.
Sul retro, dovrebbe esservi una doppia fotocamera, perfezionata rispetto a quella del Note 8, e capace di realizzare video slow motion con 1000 fotogrammi per secondo. Sony ha già introdotto, nei suoi Sony Xperia XZ1 e Xperia XZ Premium, una simile tecnologia, basata – però – su tre strati (il sensore, la lente, e la memoria che ha il compito di sgravare di ulteriori compiti il processore) uniti: nel caso di Samsung il risultato, piuttosto simile in termini di produzione multimediale, sarebbe ottenuto con soli 2 strati, saldati via termocompressione alla memoria DRAM.
Il frontale, invece, come anticipato, sarebbe dominato da un display OLED, con risoluzione simile a quella attuale, e con 2 diagonali diverse: 5.77 pollici per il modello normale (nome in codice “Star”), e 6.22 pollici per quello Plus (internamente noto, ad oggi, come “Star 2”). Al momento non sembra esservi accordo sulla posizione dello scanner per le impronte digitali: “The Bell” ha ipotizzato, in un suo report, che questa componente sarebbe stata integrata nel display ma gli XDA Developers hanno ribattuto che tale sistema biometrico troverà spazio in un alloggiamento rettangolare centrato. A meno che Qualcomm non mantenga la parola, e sforni prima della fine dell’anno un sistema che consenta ai produttori (come Vivo, che sta già lavorando sulla cosa) di inserire uno scanner in-display.
Il Galaxy S9, secondo quanto riferito dal periodico coreano ” The Bell”, potrebbe arrivare prima del previsto. In genere, sarebbe lecito pensarne l’annuncio in occasione del prossimo MWC 2018 di Barcellona (dal 25 Febbraio), posto che Samsung ha sempre presentato i suoi predecessori a Febbraio o Marzo. Tuttavia, alcuni rumors dalla catena produttiva hanno svelato che i display per il nuovo device saranno pronti già a Novembre: considerando che i display pronti a Gennaio portavano alla presentazione dello smartphone in quel di Marzo, facendo due conti, si è ipotizzato che il nuovo S9 possa venir annunciato/mostrato già a Gennaio, per mettere ancor più pressione su Apple, e ridurre le vendite dell’iPhone X, in collaborazione con quanto già fatto dal Note 8.
Sui prezzi, infine, è Techradar a venirci in soccorso, con le sue proiezioni che vorrebbero il Galaxy S9 listato a partire da 725 dollari, con un aumento di prezzo non eccessivo, rispetto al predecessore.