Come LG e Samsung, anche Sony ha preso parte al CES 2022 per proporre le sue novità in fatto di smart TV, ufficializzando sia apparecchi televisivi smart con l’esordio della tecnologia QD OLED, che nuovi modelli con miniLED.
Il brand nipponico continuerà a sfruttare su altre linee, non premium, la tecnologia W-OLED che, in sostanza, usa uno strato di OLED, ovverosia di emettitori organici auto-illuminanti cui viene sovrapposto uno strato di filtri colore, che creano i subpixel RGB, laddove, per impattare sulla luminosità massima, si vanno ad aggiungere dei pixel, non filtrati, bianchi. La nuova tecnologia QD OLED, che in casa Sony assume il nome di XR Triluminos Max, adotta uno strato di OLED che, emettendo luce nella regione del blu, fan sì che tale luce sia presa così com’è mentre, nel caso dell’ottenimento dei pixel verdi e rossi, interviene un livello di Quantum Dot, nanomateriali che spostano il picco di emissione, di volta in volta, nelle regioni appunto del verde e del rosso. Ciò, in associazione con i miglioramenti apportati a quello che ora è il nuovo processore Cognitive Processor XR, garantisce che vi sia una resa visiva ottimale e non slavata agli angoli, che ad alti livelli di luminosità i colori si mantengano saturi, e che vi sia un volume colore più ampio (cioè con la riproduzione di più tinte).
A beneficiare di questa serie di novità, prevista assieme a uno strato per la dissipazione termica (per maggior luminanza media e di picco), e a migliorati algoritmi per la gestione, sarà la serie Bravia XR Mater Series New OLED A95K, da 55 e 65”, omaggiata anche da altre novità: la sezione Bravia Core, per l’accesso ai film di Sony Pictures, gode di una Calibrated (direttamente da Sony) mode che evita di doversi cimentare in regolazioni nel fruire i contenuti in modo fedele, mentre la Netflix Calibrated Mode si evolve adattativamente (auto-ottimizzazione della resa) grazie all’uso del sensore di luminosità ambientale. Sempre in tema di benefici multimediali, è prevista di serie la Bravia Cam ad aggancio magnetico, che si occupa di varie mansioni. Innanzitutto predispone l’Ambient Optimization Pro, esplicata in Viewing Distance Compensation (rilevata la distanza dello spettatore, ottimizza voci e luminosità) e in Viewing Direction Compensation (a seconda di dove sieda lo spettatore, si interviene sui canali di destra o sinistra). Poi, consente il controllo della TV via air gesture, permette di mostrare messaggi d’allerta nel caso ci si avvicini troppo alla TV, risparmia energia riducendo l’illuminazione della TV se non c’è nessuno a guardarla (Auto Power Saving Mode), permette le videochiamate con Duo, portata in dote da Google grazie al sistema operativo Google TV. In favore dei gamers delle PS5, “giocheranno” le funzioni Auto Genre Picture Mode e Auto HDR Tone Mapping, con l’automatico passaggio alla Game Mode e annesse migliore impostazioni di visualizzazione: non mancheranno poi l’HDMI 2.1 con VRR, eARC, ALLM, e 48 Gbps. La tecnologia che riproduce l’audio facendo vibrare i pannelli (Acoustic Surface Audio+) sfrutterà in questa serie due ingranditi attuatori da 20W cadauno: arriva anche un nuovo telecomando, più piccolo, con meno tasti, retroilluminato, che può essere ritrovato mediante apposita richiesta vocale.
Diverso è il caso delle OLED MASTER Series A90K (48 e 42 pollici, con supporto rialzato o base che tange il bordo inferiore delle TV) e A80K 4K (55, 65 e 77 pollici55, 65 e 77 pollici, con supporto rialzato o piedini ai lati o al centro), sempre animate da Google TV e col nuovo telecomando premium, che useranno i consueti pannelli OLED con, però, la tecnologia XR OLED Contrast Pro: quest’ultima, mappando la profondità dell’immagine permetterà di ottimizzare soggetti in primo piano e relativo sfondo, e interverrà su saturazione e luminosità dei colori, per ottenere toni superiori al passato, un miglior contrasto e una maggior precisione nei colori. Anche in queste serie saranno presenti le modalità di calibrazione adattiva per Netflix e quella presettata da Sony per i contenuti del suo Bravia Core. La Bravia Cam, però, qui sarà opzionale, via USB. Dalla serie superiore vengono condivise anche l’Acoustic Surface Audio+ (sull’A90K via due attuatori da 10W e un subwoofer da 5, sull’A80K con due attuatori ai lati da 10W, uno centrale da 20W sul 77 pollici o da 10W sui 55/65, e due subwoofer da 10W cadauno), i microfoni hands-free, le ottimizzazioni per PS5 e l’Acoustic Center Sync (per il join con la soundbar HT-A7000 e l’home cinema HT-A9).
Bravia Cam, modalità adattive per le sorgenti video, nuovo Cognitive Processor XR vanno in dote pure sulle TV con LCD basate sulla tecnologia a Mini LED delle serie Z9K (75/85”. 8K, Dolby Vision/HLG/HDR10, X-Wide Angle e X-Anti Reflection, con tre delle quattro HDMI di tipo 2.1, due delle quali a 48 Gbsp con eARC e UHD@120Hz, una a 40 Gbps con (UHD@60Hz/4K@120Hz, e l’ultima di tipo 2.0b a 18 Gbps, piedini centrali o ai lati) e X95K (4K, 65, 75 e 85”, XR Contrast Booster 15 vs la versione 20 dei Z9K, rialzata o con piedini laterali/centrali), che beneficiano di una retroilluminazione con più LED affidata alla tecnologia XR Backlight Master Drive per ridurre l’effetto Blooming rispetto alla comune retroilluminazione Full Array Local Dimming), alle quali si aggiungono le serie X90K (55, 65, 75 e 85”, piedini centrali-laterali o rialzata, con XR Contrast Booster 10, Acoustic Multi Audio), X85K (43, 50, 55, 65 e 75″, piedini centrali dai 55”, solo 4K X-Reality Pro, X-Balanced Speaker) e X80K (43, 50, 55, 65, 75 e 85″, HDMI 2.1 con solo l’ALLM). Solo le prime due serie, però, hanno il telecomando premium in dotazione, mentre nelle altre lo stesso rinuncia al ritrovamento via stringa vocale e alla retroilluminazione.