Presto da Panasonic le smart TV LCD entry level UHD e HD

Mancano poche settimane all'esordio sul mercato italiano di alcune serie di smart TV entry level, portate da Panasonic con diverse soluzioni software, audio, elaborative, in varie diagonali e con varie risoluzioni: ecco quanto noto sinora.

Presto da Panasonic le smart TV LCD entry level UHD e HD

Dopo gli accenni al CES 2022 dedicati alle sue venture proposte OLED, il brand nipponico Panasonic ha anticipato alcune delle sue proposte di smart TV LCD destinate per il 2022 (da Maggio) al mercato italiano.

La prima delle tre serie di smart TV Panasonic, tutte di livello basico, è la più prestante LX650E: quest’ultima adotta pannelli in 3 diverse diagonali, da 43, 50 e 55”. risoluti in UltraHD con un refresh rate che dovrebbe sostanziarsi in 50/60 Hz, ma senza eccessive sofisticazioni nel controllo della retroilluminazione. Viene sempre garantito il supporto all’alta gamma dinamica dell’HDR nei principali standard (HLG, HDR10 e Dolby Vision) ma, in più, l’integrazione del processore d’immagine 4K Colour Engine consente di beneficiare (a 1.200 Hz) di una particolare fluidità negli show e nei film grazie alla tecnologia, in stile MEMC, 4K RMR.

Sul piano acustico, la serie di smart TV LCD Panasonic LX650E mette in campo, con tanto di supporto alle tracce Dolby Atmos, due speaker da 10W cadauno: a coordinare il tutto, lato software, è il sistema operativo, Android TV a base 11, con conseguente Play Store, comandi vocali (sul microfono del telecomando) per Assistant, e Google Cast per il mirroring dei contenuti. Sul retro, vi sono diverse porte, tra cui un paio di USB 2.0 (in join col media player), tre HDMI (con supporto di alcune feature dello standard 2.1, tra cui l’auto-abbassamento ALLM della latenza e, sulla seconda porta, il canale audio avanzato di ritorno eARC), con ulteriori contenuti tratti dalla pay TV (via slot CI+ con ECP 1.4) e dai decoder, satellitare e per il digitale terrestre, predisposti per la tv ibrida HbbTV 2.0.2. Le connettività, invece, si sostanziano nel Bluetooth col profilo A2DP, e nel Wi-Fi (qualora non si voglia usare la porta RJ45 per l’Ethernet). 

La serie LX600E è molto simile alla precedente: i suoi pannelli da 50, 55 65” sono risoluti in UHD, presumibilmente con refresh rate da 50/60 Hz, senza soluzioni premium nella retroilluminazione, ma sempre con i benefici assestati dal chip d’imaging 4K Colour Engine e gli stessi formati dell’HDR supportati. Concesso il Dolby Atmos all’audio, anche nelle connettività, e nelle porte (con media player) comprensive di 3 HDMI, proseguono le somiglianze con la prima serie di cui sopra.

Le differenze avvengono sull’audio: i tagli da 50 e 55” hanno sempre due altoparlanti stereofonici da 10W cadauno, ma si passa a una coppia da 12W nella diagonale più grande da 65”: il sistema operativo, poi, passa a sostanziarsi in una personalizzazione di Linux, Smart Tv, che porta in dote alcuni streaming services (es. Amazon Prime Video, DAZN, Netflix, YouTube, con l’intrattenimento che abbraccia anche i social, via TikTok, e il gaming, via Twitch). Il supporto ai concierge vocali c’è, ma avviene mediante speaker esterni, che permettono di avvalersi di Alexa come di Assistant

Infine, la serie iper-basica LS480E, che declina i suoi schermi LCD, nelle diagonali da 24 e 32 pollici, secondo una risoluzione a 1366 x 768 pixel, quindi HD: il refresh rate si attesta a 50/60 Hz, e il supporto alla ampia gamma dinamica si restringe a HLG e HDR10. C’è la tecnologia di fluidificazione del moto, ma meno efficiente, essendo una RMR 2K che lavora a 600 Hz. In tema di audio, l’output dipende dalla dimensione dell’apparecchio scelto, con i 24 pollici che si portano dietro due speaker da 2.5W e quello da 32 pollici che almeno ne monta due da 6W cadauno. 

Tra le porte, le tre HDMI qui supportano un normale canale audio di ritorno ARC e l’anticopia HDCP, in un array di interfacce che comprende anche una VGA con lo spinotto aggiuntivo per l’audio: altri contenuti sono desumibili anche dai decoder per il digitale terrestre DVB-T2 e per il satellitare DVB-S2 sempre con tv ibrida interattiva. Il sistema operativo anche qui rimane il fork di Linux noto come Smart TV (con tutto quel che ne consegue). 

Continua a leggere su Fidelity News