All’ultimo evento dedicato all’inaugurazione del nuovo sistema operativo proprietario HarmonyOS 2.0, Huawei ha presentato non solo smartwatch, auricolari, notebook, e tablet, ma anche alcuni monitor premium, alcuni dei quali concepiti per i professionisti, o per i gamers.
Ai professionisti si rivolge il display MateView (pre-oder da metà Luglio, a 699 euro), spesso 9.3 mm: di base, integra un pannello LCD IPS 4K+ HDR1400 da 28,2 pollici, secondo l’aspect ratio a 3:2, con certificazioni TÜV Rheinland contro luce blu e sfarfallio, accurato (Delta E < 1) nella gamma colore sRGB (coperta al 100%) e (Delta E < 2) in quella DCI-P3 (98%). Le cornici concedono qualcosa solo sul bordo inferiore, che però offre ospitalità a due speaker da 5W (questi ultimi, assieme ai due microfoni, risultano molto comodi anche durante le videoconferenze online).
Sul retro, sono occultate svariate porte, tra cui una mini DisplayPort, un jack da 3.5 mm, una HDMI, e quattro USB (due delle quali Type-C). Da segnalare che il monitor Huawei MateView può prescindere dalla connessione cablata alla sorgente: nello specifico, può connettersi in wireless a uno smartphone o computer e, nel caso operi in coppia con smartphone Huawei (i cui requisiti minimi prevedono il processore SoC Kirin 980 e l’interfaccia EMUI 12), si innesta in automatico la modalità Desktop (sulla quale interagire con mouse e tastiera, in stile Windows).
MateView GT (sempre metà Luglio, 549 euro), rivolto ai gamers attraverso il refresh rate a 165 Hz, e la funzione mirino (Crosshair) per gli sparatutto in prima persona, monta un luminoso (350 nits) e contrastato (4000:1) ma non stancante (certificazione TÜV Rheinland contro la luce blu) pannello curvo (1500R) da 34 pollici in 3.440 x 1.440 pixel, con aspetto panoramico a 21:9: il supporto allo spazio colore DCI-P3, invero molto accurato (Delta E < 2), ne assicura il gradimento anche a chi fa grafica. Sia l’utenza intrattenitiva che quella professionale apprezzeranno, invece, la funzione joystick per regolare i parametri secondo 5 vie, e quella Dark Field Control, che permette di scorgere particolari nelle zone sovraesposte o buie regolandone la luminosità.
Celate sempre sul retro le porte (un paio di HDMI 2.0, un jack da 3.5 mm, una Display Port 1.4, un paio di USB Type-C), nel monitor MateView GT la soundbar (stereo 2.0), in questo caso, trova spazio nella base di appoggio, il cui pannello luminoso RGB cela dei comandi rapidi con i quali gestire il volume.