Come preannunciato dall’azienda stessa, si è appena tenuto l’evento Huawei dedicato alla presentazione del sistema operativo Harmony OS 2, nel corso del quale il colosso cinese ha illustrato anche alcune soluzioni hardware tra le prime a beneficiare del nuovo firmware, come nel caso – in tema di wearable – degli gli auricolari senza fili Huawei Freebuds 4, preannunciati nel corso dell’evento di fine Maggio.
Eredi del modello del 2019, i nuovi auricolari Freebuds 4 (in pre-ordine su Huawei Store a 149 euro comprensivi di una Huawei Band 6 in regalo: pre-ordinandone due, si ottiene uno sconto del 20% sul secondo esemplare e, in regalo, due Huawei Band 6) sono di tipo open-fit, con stanghetta atta a ricevere le gesture e i comandi touch per gestire musica, volume, chiamate e assistenti vocale: di forma sempre sinuosamente arrotondata, i nuovi earable risultano più comodi, grazie alla dieta che li ha portati a pensare solo 4.1 grammi, ed eleganti, nelle nuance Ceramic White e Silver Frost.
“Formalità” a parte, ospitano driver dinamici da 14.3 mm, che permettono di migliorare i bassi del 50%, il volume del 15% (con impatto sulla pressione sonora) e di estendere (in tandem con un diaframma in LCP, polimero a cristalli liquidi) la copertura delle frequenze a 40kHz: la cancellazione attiva del rumore, ANC, migliora (da 15 a 25 decibel di disturbi ridotti) grazie al raddoppio dei microfoni, ora due, e grazie alla tecnologia Adaptive Ear Matching, che scala automaticamente il livello dell’ANC (su 16 preset) secondo la conformazione del padiglione auricolare dell’utente.
Grazie al Bluetooth 5.0 ed all’Audio Connectivity Centre (che tiene in memoria gli ultimi 10 device connessi, potendo associarli all’uno all’altro semplicemente toccando la sorgente scelta), gli auricolari Huawei Freebuds 4 si connettono a due fonti audio in contemporanea (in stile FreeBuds Pro), con facilità ai device animati dall’interfaccia EMUI, ed a smartphone compatibili semplicemente avvicinandoli (pairing di prossimità) allo stesso: non manca il pairing in cui le info vengono condivise via cloud.
In ambito autonomia, le microbatterie in dotazione, a carica rapida (+2.5 ore in un quarto d’ora di rabbocco energetico), assicurano un’autonomia variabile di 2.5 o 4 ore, a seconda che si adoperi o meno l’ANC, arrivando a un totale di 22 ore grazie alla custodia, anch’essa messa a dieta nello spessore (ridotto del 6.3%, ora pari a 21,2 millimetri) e nel peso (calato del 20,8%, ora pari a 48 grammi).