Dopo aver schierato sulla scacchiera hardware le nuove proposte in tema di Chromebook, workstation, e gaming notebook, il brand americano HP ha compiuto un nuovo annuncio, che mette in campo due laptop convertibili Spectre x360, e un poker di portatili Envy (alcuni 2-in-1), in tutti i casi con interventi migliorativi lato hardware, grazie a Intel e AMD, ma anche sotto l’egida software di Windows 11.
Il primo nuovo terminale di questa rassegna, lo Spectre x360 13.5 (da 1.249,99 dollari), è concepito per contesti lavorativi ibridi in cui sono richiesti prestazioni, autonomia, e flessibilità: tecnicamente: realizzato con uno chassis molto leggero ed esile (29,8 x 22 x 1,7 cm per 1.36 kg), con l’impiego di plastiche riciclate e di alluminio, adotta un display sensibile al tocco, da 13.5 pollici, con varie opzioni visive che partono da un 1920×1280 pixel con 1.000 nits e arrivano a un meno luminoso (500 nits) ma più definito OLED da 3000×2000 pixel con il 100% di copertura DCI-P3. In ogni caso vi è sempre una webcam TrueVision da 5 megapixel con infrarossi.
Nel corpo macchina, lo Spectre x360 13.5 nasconde processori della serie U della 12a generazione Intel, sino i Core i7, con grafica integrata Iris Xe, predisposti per supportare una RAM LPDDR4x 4266 sino a 32 GB e uno storage SSD sino a 2 TB con interfaccia PCIe 4.0. Tra le porte, figurano il combo jack audio, il lettore di schede di memoria SD, una USB Type-A veloce nel trasferire i dati (Super Speed 10Gbps) e un paio di USB Type-C con Display Port 1.4 e soprattutto Thunderbolt 4. Sul versante connettività, nulla da eccepire sulla presenza di Bluetooth 5.2 e Wi-Fi 6E. Chiude il quadro generale del prodotto l’autonomia, stimata in 19 ore di video playing, grazie a una riserva energetica da 66 WHr.
Nel più grande HP Spectre x360 16 (da 1.649,99 dollari), alla cerniera con rotazione a 360° è collegato uno schermo da 16 pollici, con opzioni che vanno da un IPS 3K+ dal 100% di sRGB e con protezione Gorilla Glass NBT a un OLED a 3840×2400 pixel (QHD+) col 100% DCI-P3, e la certificazione HDR500. Le prestazioni, vigilate da Windows 11 Pro od Home, salgono visto che la serie energeticamente risparmiosa U viene qui sostituita da processori Intel di 12a gen delle serie H e P: la grafica dedicata è sempre di scuola Intel, con una GPU Arc A370M, mentre non vi sono differenze col modello piccolo quanto a memorie, visto che la RAM, DDR4, si ferma a un massimo di 32 GB e lo storage SSD, PCIe 4.0, a 2 TB massimi. In conseguenza di ciò, e considerando le sempre impegnative connettività wireless (BT 5.2 e Wi-Fi 6E), la batteria – per conservare le 19 ore di autonomia offerta – sale a 83 WHr, con carica rapida (si recupera il 50% in mezzora via carica veloce). All’array delle specifiche non mancano un audio di classe, targato Bang & Olufsen, e financo l’interfaccia Thunderbolt 4.
Anche tra i nuovi Envy vi sono dei convertibili. Si parte col modello Envy x360 13.3 (da 899,99 dollari) che, come da nome, monta un display da 13.3 pollici, con opzioni tra un OLED 2.8k con 100% DCI-P3 e HDR500 o un IPS QHD+ con 100% sRGB e 400 nits di luminosità, sempre in coppia con una webcam True Vision da 5 mpx con array dual microfonico e speaker stereo Bang & Olufsen. In questo caso, il corpo macchina, nei colori Space Blue / Natural Silver, ancorché compattissimo (29,8 x 21,48 x 1,6 cm per 1.37 kg), si bea di un’aggiuntiva porta USB Super Speed e custodisce, in coppia con la RAM LPDDR4x (da 4266 MHz) e lo storage SSD PCIe 4.0 (rispettivamente max 16 GB + 1 TB), processori della 12a gen Intel, i7-1250U o i5-1230U che, abbinati a GPU integrate Iris Xe, in quanto parte della serie U, con 15W di TDP, permettono alla batteria da 66,5 WHr di superare le 20 ore di autonomia.
Nell’HP Envy x360 15.6 (1,85 cm di spessore per 1,81 kg, in Nightfall Black), le interfacce per l’espansione sono legate al chipmaker, con Intel (12a gen), che mette a disposizione i chip delle serie U e P (da 899,99 dollari) e AMD (da da 849,99 dollari) che promette le ultime APU mobile Ryzen 5 o 7. La batteria, da 51 WHr, secondo l’uso promette dalle 10 alle 15 ore di autonomia mentre, in tema di display, il pannello con supporto al touchscreen, da 15.6 pollici, prevede due opzioni IPS (QHD+ da 120 Hz o FullHD) in alternativa all’OLED FullHD HDR500.
Restando nella famiglia Envy, ma passando ai notebook tradizionali, ci si imbatte nei gemelli diversi Envy 16 (da 1.399,99 dollari) / Envy 17.3 (da 1.099,99 dollari). Il primo (35,7 x 25,1 x 1,98 cm con Nvidia, per 2.3/2.39 kg) declina il pannello visivo da 16 pollici con touch opzionale tra un IPS con 120 Hz di refresh rate per i gamers (specie se abbinato alla GPU GeForce RTX 3060), risoluto in QHD+, con l’sRGB coperto al 100%, e un OLED UHD+, col 100% però di DCI-P3 e certificazione DisplayHDR500 (quindi con max 500 cd / m 2 di picco), più risparmioso energeticamente, in particolare se accoppiato con l’opzione GPU dedicata della Intel Arc A370M. Entrando appunto nella sezione elaborativa, i chip Intel Alder Lake si spingono fino a un Core i9-12900H, mentre la RAM (DDR5 da 4800 MHz) raggiunge il massimo in 16-32 GB e lo storage in 2 TB di SSD (PCIe 4.0) configurato in Raid 0.
Differenziato nelle interfacce multimediali dal cugino Spectre X360 16 per una HDMI 2.1, in questo terminale la batteria, da 83 WHr, promette sino a 16 ore di riproduzione video che scendono a 9 in uso misto.
Il pezzo grosso, anche dimensionalmente, dei nuovi Envy clamshell è senza dubbio l’HP Envy 17.3 che, in 2 cm di spessore per 2.5 kg di peso, ingloba i processori Intel di 12a gen della serie P da 28W di TDP, in coppia con la grafica dedicata (GeForce RTX 2050), una RAM da massimo 32 GB vs i 512 GB o il terabyte a disposizione dell’archiviazione a stato solido. L’area visiva per il display IPS da 17.3” pone di fronte alla scelta se adottare un pannello FullHD con supporto al touch (300 nits) o un 4K con DCI-P3 (400 nits). Anche qui figura la HDMI 2.1, con le similitudini relative alle porte della versione da 16” che portano anche a un lettore di SD, al combo jack, a tre USB Type-A (una con ricarica, tutti Super Speed da 10Gbps) e a due USB Type-C (con Thunderbolt 4 e Display Port 1.4). Alle 13 ore di autonomia, anche usando le recentissime connettività Bluetooth 5.2 e Wi-Fi 6E si dovrebbe poi arrivare grazie alla batteria dimensionata a 55 WHr.