Ecco la pelle smart che farà da display per le tecnologie indossabili

Da qualche settimana è stato pubblicato, sulla rivista scientifica Science Advances, il dato di un'invenzione riconducibile all'Università di Tokyo e traducibile in uno strato di pelle smart per visualizzare informazioni direttamente sul nostro corpo!

Ecco la pelle smart che farà da display per le tecnologie indossabili

La tecnologia è andata avanti nel suo processo di miniaturizzazione sino a creare una nuova categoria di prodotto, i device indossabili. Si è partiti con i comuni occhiali ed orologi smart ed ora si è, persino, giunti a ipotizzare una pelle smart che faccia da display.

I Google Glass, gli occhiali smart di Google non hanno avuto molta fortuna, tanto che sono stati destinati ad un uso Enterprice: migliore sorte, invece, sembrano destinati ad avere i visori di realtà virtuale e aumentata. Sugli smartwatch, non ne parliamo proprio: sono già divenuti una mania, oggetto di classifiche ed acquisti. Si è persino arrivati ai primi prototipi di cerotti smart (per curare il cuore e tenere sotto controllo altri parametri). Vogliamo, poi, parlare dei primo chip cerebrale che ha ridato ad un paraplegico l’uso della sua mano?

Insomma, che si arrivasse anche alla pelle smart era questione di tempo. E, infatti, la rivista scientifica Science Advances ha appena dato conto dell’invenzione realizzata da due professori dell’Università di Tokyo, Takao Someya e Tomoyuki Yokota, consistente – appunto – in una pelle “smart”.

La “pelle” in questione sarebbe un velo di platica simile a quella con cui si avvolgono gli alimenti: lo spessore, infatti, sarebbe di 10 volte più sottile del diametro di un capello (3 micrometri). Al suo interno vi sarebbero dei LED organici, gli OLED appunto, capaci di illuminarsi senza generare eccessivo calore e, quindi, senza scottare la pelle sulla quale tale velo dovesse essere applicato.

I LED, a loro volta, sarebbero collegati – tramite dei filamenti di iridio – ad un cervello munito di diversi sensori biometrici. Il risultato di quest’invenzione sarebbe un’applicazione alquanto versatile per diversi ambiti applicativi: in atletica, ad esempio, si potrebbe usare la pelle smart per evidenziare subito il livello di ossigenazione del sangue, in medicina si potrebbe usare per tenere facilmente sotto controllo i parametri fisici in casi di patologie croniche e, anche in ambito comunicativo, l’uso sarebbe presto fatto.

V’immaginate di guardare l’ora o le notifiche prendere forma direttamente sul dorso del vostro polso?

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