Un anno e mezzo fa Mountain View lanciò, in sordina e quasi per gioco, il suo visore per la realtà virtuale, il famoso Cardboard, fatto in cartone e con istruzioni scaricabili gratuitamente dalla rete. A quanto pare l’iniziativa è stato un successo e Cardboard è risultato il visore di realtà virtuale più diffuso con 5 milioni di utenti e diversi altri primati che, ora, andremo a scoprire insieme.
Cardboard venne lanciato nel Giugno del 2014 quasi per scherzo da Google che intendeva dimostrare come fosse possibile entrare nella realtà virtuale, e familiarizzarvi, con una semplice scatoletta di cartone dotata di lenti, un magnete, un tag NFC ed una striscia di velcro per tener fissato il visore alla testa. In Rete è possibile ordinare un Cardboard già montato al prezzo di una decina di dollari (per le versioni più elementari, mentre quelle più resistenti, basate su altri materiali, costano di più) ma, volendo, è anche possibile spendere una manciata di dollari per comprarsi il materiale da assemblarsi, manualmente, secondo le istruzioni gratuitamente reperibili su internet. Anche in italiano.
Quale che sia il modo di procurarsi un Cardboard, è davvero incredibile il numero di persone che l’han fatto. Dalla sua nascita, Cardboard è finito sul viso di 5 milioni di utenti che, negli ultimi 2 mesi, hanno scaricato almeno 10 milioni di app dedicate, per un totale di 25 milioni di download.
Tra le app – compatibili con Cardboard – più premiate risultano certamente i giochi: “Chair in a Room” è un thriller videoludico davvero avvincente, in grado di regalare brividi a iosa (ed a 360°), mentre “Caaaaardboard!”, evoluzione del gioco per PC “AaaaaAAaaaAAAaaAAAAaAAAAA!”, diverte l’utente costringendolo a saltare da un grattacielo all’altro pur di centrare degli ambiti bonus e così da poter atterrare in un punto preciso.
Non può mancare YouTube tra i successi del Carboard: ad oggi, infatti, sul grande Tubo di Google risultano caricati 350 mila minuti di eventi girati in Realtà Virtuale: oltre a questo, sempre più video – già esistenti – sono stati resi compatibili con il Cardboard. Le foto non sono da meno e rappresentano un altro terreno di gran successo per il visore VR googleiano: grazie all’app “Fotocamera Cardboard”, da Dicembre, sono state scattate qualcosa come 750.000 foto in modalità panoramica 360°. Mica male.
Dulcis in fundo, la Cultura. Abbiamo già visto che Google ha creato la sezione Expeditions che permette di visitare diversi posti in realtà virtuale, dalla Casa Bianca al Gran Canyon senza trascurare un giretto per le sale di Buckingham Palace, la mitica residenza londinese della Regina Elisabetta II. Ebbene, l’iniziativa in questione, da quand’è nata, è stata fruita da 500 mila studenti provenienti da ogni parte del mondo. Se Expeditions fosse un museo, sarebbe di sicuro una realtà di gran successo, non trovate?
Google, quindi, ha comunicato sul suo blog ufficiale le statistiche relative all’uso del suo Cardboard e i numeri proposti parlano di un successo incontestabile: di fronte a visori VR più avanzati ma costosissimi come l’Oculus Rift di Facebook ed il Vive di HTC, il Cardboard di Google – fatto in cartone con una manciata di lenti e l’uso del proprio smartphone – è risultato essere il visore VR più usato al mondo con ben 5 milioni di utenti a testimoniare la genialità della relativa intuizione.