Tutti, credo, ricordiamo con piacere le gite che abbiamo fatto a scuola, specie alle elementari con la nostra maestra (una volta ve n’era una per classe e bastava) e con i nostri compagni: quante volte avremo corso verso il pullman che minacciava di partire senza di noi e, una volta in gita, abbiam cantato in coro. E come ci divertivamo giunti a destinazione: non avevamo gli smartphone sempre a portata di mano e dovevamo conservare nel cuore la bellezza di tutto quel che vedevamo.
Ecco, tutto ciò potrebbe evolversi grazie alla tecnologia ed alle possibilità da essa offerte. A Maggio, all’evento Google I/O, è stato presentato un progetto di viaggi virtuali, nome in codice “Expeditions”, che permetteva di fare dei viaggi virtuali grazie ad una serie di località previste in Google Maps ed ai mitici supporti VR in cartone, le “cardboard”.
Ebbene, il progetto – da allora – andato avanti e oggi Mountain View annuncia la possibilità di far fare delle vere e proprie gite virtuali agli alunni delle scuole (per ora solo) di Stati Uniti, Australia, Brasile e Regno Unito. Per realizzare lo scopo, in alcune scuole pilota di queste nazioni, verrà distribuito un kit composto da un tablet per gli insegnanti, un router modificato per eseguire la realtà virtuale anche off-line, e dei terminali a disposizione degli alunni: in questo caso, si tratterà di “Cardboard” al cui interno sarà installato un modello di Asus ZenFone 2, l’ottimo phablet realizzato – appunto – dalla Asus.
Tra le località che si potranno visitare, virtualmente, troveremo i posti più spettacolari digitalizzati dal meglio della tecnologia Google (come le Google Cars): sulle Ande potremo andare a vedere gli scaloni suggestivi di Macchu Pichu, nelle profondità dell’oceano australiano potremo vedere la Grande Barriera Corallina, sempre nelle immensità marine sarà possibile visionare anche la bellissima fauna della Galapagos e, in superficie, non mancheranno di certo i bei posti con le caverne della Slovacchia e le creazioni mirabolanti di Gaudì a Barcellona. Anche lo spazio è incluso, per le lezioni di scienze: una gita su Marte, molto di moda in questi tempi in cui vi è scoperta dell’acqua salata, non si potrà certo negare agli studenti più curiosi.
Si, probabilmente – dopo – non potremo accampare la classica scusa della stanchezza per non tornare a scuola il giorno dopo la gita. Ma questo, d’altronde, è il prezzo da pagare per le tante, amplissime, possibilità di conoscenza che Expeditions regalerà agli studenti del Futuro.