Emergenza migranti: oggi riunione in parlamento UE

Oggi si è riunita la commissione UE per valutare il problema, sempre più pressante, dell'immigrazione. Il presidente Juncker sottolinea di non lasciare da soli i paesi Italia, Grecia e Ungheria

Emergenza migranti: oggi riunione in parlamento UE

Oggi si è riunita, al parlamento europeo di Strasburgo, la commissione UE con un ordine del giorno decisamente delicato: emergenza migranti.

Il presidente UE Jean-Claude Juncker ha detto esplicitamente: “Non lasciare da sole l’Italia, la Grecia e l’Ungheria”. Infatti, proprio in questi paesi, specialmente nei primi due, i centri di accoglienza sono allo stremo e non riescono più a dare tutto ciò che serve ai migranti, tanto che molti scappano, cercando di raggiungere i grandi paesi come la Germania e la Francia. Una situazione ormai quasi insostenibile per la quale Londra ha chiesto nuove regole.

Un tema scottante di questi ultimi tempi di cui ha discusso anche Papa Francesco, che ha chiesto alle parrocchie di dare ospitalità ai profughi, in fuga alla ricerca di una vita migliore.

La situazione sta diventando insostenibile. Il presidente accusa l’Europa di non essere unita per fronteggiare questo problema ma ha la possibilità di riscattarsi, di svegliarsi, e far vedere al mondo che l’Unione Europea vale, funziona e aiuta chi ha bisogno. Juncker si appella a tutti gli stati membri affinchè facciano approvare la mozione per accogliere almeno 160 mila profughi, ma anche alleggerire i centri di accoglienza degli Stati costieri e farli operare alla massima efficienza.

Entro il prossimo anno, il parlamento europeo vuole approvare un pacchetto sull’immigrazione cercando di legalizzare l’immigrazione e facendola passare da un problema a una risorsa, anche se molti non saranno d’accordo, ma per far fronte a tutto ciò, bisognerà accettarlo.

Questi sono gli aggiornamenti che arrivano da Strasburgo, ora bisogna attendere per vedere come reagiranno tutti gli altri Stati, se saranno d’accordo o meno con questa politica, e di conseguenza se attuarla o meno.

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