Elefantessa uccisa in India: il frutto ingerito era una trappola

Secondo le ultime notizie riguardanti l'elefantessa incinta uccisa in India, il pachiderma avrebbe ingerito una comune trappola costruita dai contadini del luogo, per evitare ad animali selvatici di avvicinarsi alle coltivazioni.

Elefantessa uccisa in India: il frutto ingerito era una trappola

Pochi giorni fa il mondo è stato scosso da una terribile notizia proveniente dall’India, più precisamente dello stato meridionale del Kerala. Stando alle prime ricostruzioni del fatto, un’elefantessa incinta avrebbe ingerito un ananas con all’interno dei petardi. Il frutto le sarebbe stato offerto dall’uomo, e proprio questo gesto avrebbe indignato e scioccato il mondo interno.

Il frutto ingerito avrebbe provocato la rottura della mascella, facendo anche morire il cucciolo che portava in grembo. L’elefantessa, per poter trovare un po’ di sollievo a causa delle ferite riportate, si è precipitata con tutte le sue forze al fiume dove poi purtroppo è morta insieme al suo cucciolo. Le immagini hanno fatto il giro del mondo, e le sono stati dedicati molti post sui social per commemorare l’animale, morto in sofferenza senza far del male a nessuno. Si era recata nel villaggio solo per cercare cibo.

Negli ultimi giorni si sono svolte le indagini da parte della polizia indiana, la quale ha scoperto che i fatti sarebbero andati diversamente rispetto a quanto riportato all’inizio. Secondo le ultime notizie, la polizia avrebbe arrestato un uomo e dato la caccia ad altri due. Non si sarebbe trattato di un atto volontario da parte dell’uomo, ma di un incidente: infatti l’elefantessa avrebbe ingerito una comune trappola costruita dai contadini del luogo per evitare che gli animali selvatici rovinino le coltivazioni.

L’uomo arrestato è P. Wilson il quale ha ammesso di aver usato noci di cocco piene di esplosivo per colpire gli animali selvatici, secondo quanto riportato ad Afp da Surendra Kumar, capo guardiano della fauna selvatica del Kerala. L’uomo infatti è stato arrestato con l’accusa di aver collocato sul terreno frutti pieni di esplosivi per tenere gli animali, principalmente cinghiali, lontano dalla sua piantagione di gomma.

I funzionari forestali indiani non sanno dire con precisione quando l’elefantessa abbia ingerito il “cocco bomba“, ma è stata trovata ferita il 25 maggio, due giorni prima della sua morte. Purtroppo l’esplosione le aveva causato gravi danni alla bocca, impedendole di bere o di mangiare.

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