Elefantessa incinta uccisa con un ananas imbottito di petardi: catturato uno dei colpevoli

In India è stato catturato uno dei seviziatori che ha ucciso l'elefantessa incinta con un ananas imbottita di petardi. La speranza è che si riesca a risalire anche ai complici.

Elefantessa incinta uccisa con un ananas imbottito di petardi: catturato uno dei colpevoli

La notizia nelle ultime 24 ore ha fatto il giro del mondo. Un’elefantessa incinta è rimasta uccisa in India dopo aver mangiato un ananas riempito con i petardi. È stata trovata nel fiume, immersa parzialmente probabilmente per alleviare un po’ il dolore. Si tratta di un gesto difficile anche da immaginare e che è stato attuato da persone malate.

C’è però anche uno sprazzo di positività: uno dei seviziatori è stato catturato. Al momento è in stato di arresto. La notizia è stata diffusa dall’account Twitter ANI (acronimo di Asian News International) verso le ore 7:05 del 5 giugno 2020.

Elefantessa uccisa da un ananas imbottito di petardi

Il seviziatore arrestato sarà sottoposto ad interrogatorio allo scopo di risalire ai suoi complici. La vicenda risale a qualche giorno fa, quando l’elefantessa era uscita dalla foresta Silent Valley National Park nel distretto di Palakkad, in India. Da lì, si sarebbero avvicinate delle persone che avrebbero agito per il solo scopo di divertirsi.

L’ananas offerta all’elefantessa era imbottito di petardi, trasformato in una vera e propria bomba. La fame dell’elefantessa l’ha convinta a mangiare quell’ananas. A causa delle ferite riportate, l’elefantessa aveva provato a trovare un po’ di sollievo immergendosi tra le acque del fiume Velliyar.

La foto pubblicata da Mohan Krishnan, uno dei forestali che ha soccorso l’elefantess,a lascia poco spazio all’immaginazione. Le condizioni dell’animale erano piuttosto critiche. Non c’è stato niente da fare, nonostante l’elefantessa fosse stata caricata su un camion e trasportata nella foresta. Dopo il decesso, la sua carcassa è stata bruciata, insieme al piccolo elefante che portava dentro di sé, ovviamente deceduto anche lui a seguito di quanto accaduto.

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