Com’è noto, Apple – qualche settimana fa – ha ammesso di aver rallentato i suoi vecchi iPhone, con la motivazione che intendeva preservarne il funzionamento. Per farsi scusare della scarsa trasparenza della misura adottata, e poterla annullare, ha permesso di sostituire le vecchie batterie a prezzi ultra scontati: anche in Cina dove, però, qualcuno ha deciso di non fidarsi e di verificare, nel peggiore dei modi, la bontà di quanto andava a inserire nel proprio, amato, melafonino.
Anche nell’immenso continente cinese, Apple ha varato il piano che consente di cambiare – a prezzi scontati – la vecchia batteria del proprio iPhone datato: il problema è che, da quelle parti, non basta essere partner certificati e, molto spesso, anche questi ultimi propongono hardware clonato o falso. Di questo ne sono ben consapevoli i clienti che, sovente, si ingegnano nei modi più assurdi per accertare la genuinità di quanto comprato.
Il quotidiano Taiwan News, poi rilanciato da diversi media internazionali, come Cnet, Apple Insider, ed Engadget, ha riportato quanto accaduto lo scorso venerdì 19 Gennaio in un negozio cinese d’elettronica: qui, come documentato da un video poi caricato sul video sharing Miaopai (un clone di YouTube con 70 milioni di utenti attivi al dì), un uomo si è recato – con la sua compagna – per acquistare proprio la batteria sostitutiva del suo iPhone.
Quando il commesso gli ha allungato il prodotto, il cliente l’ha avvicinato al viso per guardarlo da vicino e, poco convinto, lo ha portato alla bocca e lo ha morso, in un gesto che ricorda molto da vicino chi vuole verificare l’autenticità delle monete d’oro.
Il problema è che una batteria non è lingottino d’oro e, quando sottoposta a sollecitazioni anomale, tende ad esplodere, come accaduto anche a quelle del Samsung Galaxy Note 7: lo stesso, infatti, è accaduto alla batteria dell’iPhone che, dopo un botto iniziale con tanto di fiammata, nel cadere per terra ha preso fuoco, come fosse una piccola cometa.
Per fortuna, i media del posto riferiscono che (al contrario di quanto accaduto a Zurigo) nessuno si è fatto – miracolosamente – niente, e che l’unico esito dello sconsiderato gesto si è tradotto in un grande spavento per i clienti del negozio che, ora, proprio come l’avventato possesso di quell’iPhone, avranno imparato a non prendere troppo sul serio il logo di Apple, rappresentato da una mela morsicata.