Coronavirus: Harry e Meghan portano cibo alle case dei malati di Los Angeles

I duchi del Sussex sorpresi da una telecamera di sorveglianza mentre, con guanti e mascherine, fanno i volontari e consegnano cibo alle persone in quarantena

Coronavirus: Harry e Meghan portano cibo alle case dei malati di Los Angeles

Dopo aver lasciato la famiglia reale inglese, avevano dichiarato che si sarebbero dedicati al volontariato e alla beneficenza e, i duchi del Sussex, hanno mantenuto la promessa, aiutando, concretamente, l’organizzazione Project Angel Food, che si occupa della distribuzione dei pasti a domicilio delle persone malate.

Harry e Meghan Markle, infatti, quasi in incognito, vestiti in maniera casual, e protetti da guanti e mascherine, hanno consegnato a domicilio i pasti per le persone contagiate dal COVID-19, che, essendo in quarantena, non possono uscire di casa.

La coppia reale è stata immortalata da alcune videocamere di sorveglianza nell’area di West Hollywood a Los Angeles, come si vede nel video pubblicato dal sito del Daily Mail. Scesi dal loro Suv, si sono recati, senza le guardie del corpo, presso un’abitazione per consegnare i viveri. A questo punto la duchessa di Sussex, dopo aver controllato l’esattezza dell’indirizzo sulla lista consegnatale dall’organizzazione benefica, ha citofonato annunciandosi semplicemente come Meghan.

I due, saliti su per le scale, fino ad arrivare all’ingresso dell’appartamento, hanno consegnato le prime due buste con il cibo, mentre la seconda consegna è avvenuta direttamente a piano strada. L’uomo che ha fornito le immagini, Dan Tyrell di 53 anni, ha ammesso di non essersi reso conto inizialmente di chi si trovasse di fronte, anche perché i due duchi del Sussex hanno mantenuto un profilo basso e, solo la presenza in lontananza del Suv e delle guardie del corpo, ha fatto capire che “l’uomo con i capelli rossi” e la sua compagna, erano in realtà Harry e Meghan.

Il responsabile dell’organizzazione benefica, Richard Ayoub, ha poi rivelato che la coppia reale, che si è trasferita dal Canada in California poco prima del lockdown, lo aveva contattato per offrire il loro aiuto, dopo che erano venuti a conoscenza del sovraccarico di lavoro delle persone giornalmente impegnate nella distribuzione di circa 2000 pasti ai domicili dei malati. 

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