Attentati a Bruxelles: Najim Laachraoui fu assunto al Parlamento

Da un comunicato dell'Unione europea sui fatti di Bruxelles, è emerso che tra i terroristi che hanno attaccato l'aeroporto, uno dei due lavorava all'interno del Parlamento, assunto da una società esterna di pulizie.

Attentati a Bruxelles: Najim Laachraoui fu assunto al Parlamento

Tramite fonti europee si è venuto a scoprire che tra i terroristi che si sono fatti esplodere all’aeroporto di Zaventem, uno dei due era stato assunto da una società esterna di pulizie tramite un contratto per studenti, per lavorare al Parlamento dell’Unione Europea per due mesi: il primo durante l’estate del 2009 ed il secondo durante l’estate del 2010.

E’ stata l’Eurocamera ad affermare questa notizia tramite un comunicato, che era già stata anticipata dall’Ansa e che è stata riconfermata dal Parlamento dell’Unione Europea. L’identità dell’attentatore, però, non viene fornita dal Parlamento, ma si tratta molto probabilmente dell’artificiere Najim Laachraoui.
Nel comunicato, però, è stato specificato che l’azienda di pulizie ha confermato che l’uomo non aveva precedenti penali al momento dell’assunzione, come richiedeva il contratto.

Si sospetta che Najim Laachraoui abbia fabbricato tutti gli ordigni che sono stati usati durante gli attentati di Parigi del Novembre scorso, infatti sono state trovate diverse tracce del suo Dna su alcuni esplosivi. L’Europarlamento ha ribadito che le carte di Najim non erano macchiate al momento dell’assunzione da parte dell’azienda ed ha riconfermato che l’azienda aveva già presentato al Parlamento europeo le prove che certificavano che il giovane fosse incensurato.

La Procura federale belga, intanto, ha annunciato che si aggira un nuovo sospettato circa gli attentati terroristici di Bruxelles.

Il premier Charles Michel prende le difese dei propri uomini dei servizi di intelligence, dicendo che non può accettare che si parli di fallimento: il premier tiene molto all’operato degli uomini del proprio Paese, e ha ribadito con forza che anche loro hanno avuto i propri successi e insuccessi, d’altronde come in tutti i Paesi del mondo. Risponde inoltre alle critiche riguardanti i quattro mesi impiegati per catturare Salah Abdeslam, ricordando gli anni ed il gran numero di morti che sono serviti a New York per catturare Bin Laden. Si attendono nuovi sviluppi sulla vicenda.

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