Scoperto due anni fa, l’asteroide SV13 2018 si sta avvicinando sempre più al nostro pianeta. Le probabilità di collisione con la Terra sembrano essere talmente impossibili, “uno su 3,6 milioni“, da non destare gravi preoccupazioni, anche se resta la certezza che sono “diverse da zero“.
Il grande corpo spaziale, 40 metri di diametro, punta dritto verso il nostro pianeta, ma non lo colpirà. É stato calcolato che sfiorerà la Terra a settembre, il giorno 22, poi s’allontanerà per ritornare a farci visita tra due anni, nel 2022.
Probabilità impatto diversa da zero
Al momento è esclusa la probabilità che l’asteroide SV13 2018 si possa scontrare con il nostro pianeta: resta comunque sotto osservazione da parte degli esperti che lo hanno inserito nell’elenco degli oggetti spaziali piuttosto pericolosi per la Terra secondo la classificazione stabilita dall’Agenzia spaziale europea (ESA) che definisce rischiosi “tutti gli oggetti per i quali è stata rilevata una probabilità di impatto diversa da zero”.
L’International Business Times, il quotidiano online che ne dà notizia, sottolinea che, anche se si dovesse verificare una collisione con la Terra, questo evento non dovrebbe “causare un impatto devastante date le sue ridotte dimensioni“. A mano a mano che l’asteroide s’avvicina, anche gli esperti potranno essere più precisi su ciò che accade in cielo.
Qualche settimana fa, a minacciare la Terra è stato Aton 163348 (2002 NN4) con un diametro ben superiore ai 40 metri di SV13 2018. I suoi 765 metri hanno fatto mettere in conto il rischio, ma non ha fatto paura. In pieno lockdown, a causa del Covid-19, si è presentato l’asteroide 1998 OR2: il periodo, la forma e l’impatto con la luce – “effetto ottico causato dalla luce del sole sulla superficie del corpo celeste”, scriveva Il Mattino online -, hanno fatto pensare a tutti che indossasse la mascherina. Anche questo è andato oltre seguendo la propria orbita.