A 16 anni gli viene diagnosticato un tumore: le sue parole commuovono il mondo

Ad un ragazzo di appena 16 anni è stato diagnosticato un cancro e, al posto di aspettare inerme la morte, ha deciso di scrivere sul suo blog quello che sta provando e passando. Le sue parole e i suoi pensieri hanno commosso il web.

A 16 anni gli viene diagnosticato un tumore: le sue parole commuovono il mondo

Come ormai è noto a molti, se non a tutte le persone, il male dei nostri giorni si chiama cancro. Le cellule del nostro corpo si rivoltano contro di noi portandoci, nella maggior parte dei casi, alla morte. Dato che le cellule hanno una vita breve e che i giovani hanno un riciclo cellulare molto veloce rispetto alle persone anziane, i tumori che colpiscono i ragazzi si espandono molto velocemente, riducendo notevolmente l’aspettativa di vita.

Molto spesso ci siamo trovati di fronte a notizie di ragazzi, spesso in tenera età, che vogliono condividere con il mondo quello che stanno passando a causa del cancro che gli è stato diagnosticato. Sono diventati abbastanza famosi i casi di Clara e di Charlotte che hanno scelto il web per i loro ultimi messaggi d’addio.

Il protagonista di questa nuova, straziante storia, molto simile alle altre due citate, si chiama Max Edwards ed ha soltanto 16 anni. Cinque mesi fa gli è stato diagnosticato un tumore in fase terminale: non sa quando, ma sa solo che deve morire. Max ha deciso, allora, di tenere un blog, intitolato “The Anonymous Revolutionary“, sul quale scrive liberamente quelli che sono i suoi pensieri ed i suoi punti di vista, anche riguardo la morte. Invece di fare della sua malattia un dramma ha infatti deciso di affrontarla come un fatto reale, come del resto è.

Le sue riflessioni ed i suoi punti di vista sono talmente carichi della consapevolezza di essere “un puntino su questo pianeta” che hanno spinto la famosa testata giornalistica inglese “The Guardian”, a riprendere e pubblicare alcuni passaggi degli scritti di questo eccezionale ragazzo, splendido esempio di maturità e di consapevolezza da far impallidire i più grandi filosofi della nostra era.

Nel suo blog, molto semplicemente, Max spiega come la sua percezione delle malattie terminali sia cambiata e, stando alle sue parole, il fatto che sta per morire è molto più difficile da far accettare a parenti ed amici che accettarlo lui stesso. Non manca anche di parlare di religione e di come si è sentito dopo l’intervento alla spina dorsale.

Tutte parole e congetture che sembrano uscire dalla mente di un grande scrittore, non certo da un ragazzo di 16 anni. Quello su cui, però, il ragazzo preme è il fatto che bisogna ad ogni costo accettare la malattia e poter vivere il tempo che resta serenamente, senza farne un dramma.

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