Reddito e pensioni di cittadinanza 2020: il governo si impegna per garantirne la massima operatività

Le ultime dichiarazioni del ministro Nunzia Catalfo evidenziano l’intento di portare il reddito di cittadinanza al massimo potenziale, al fine di migliorarne ulteriormente l’efficacia.

Reddito e pensioni di cittadinanza 2020: il governo si impegna per garantirne la massima operatività

Arrivano nuove prese di posizione da parte del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, in merito al reddito ed alle pensioni di cittadinanza, con l’obiettivo di portare i nuovi assegni di welfare ad un livello ancora maggiore di efficacia rispetto agli scopi sociali, al rilancio occupazionale e alla diffusione di maggiore benessere sociale.

Secondo le ultime dichiarazioni rilasciate dall’esponente del governo in parlamento, il reddito di cittadinanza “deve essere ancora implementato per mostrare tutto il suo potenziale“. Nonostante l’ampia diffusione già raggiunta, vi sarebbero quindi diverse opportunità di miglioramento, attraverso le quali l’esecutivo giallo-rosso punta ad elevare lo strumento verso la sua “massima potenzialità”.

Il riferimento va in modo esplicito tanto alle possibilità di contrastare la povertà, quanto alle opportunità ancora presenti di garantire e incentivare il reinserimento attivo dei beneficiari nel mondo del lavoro, concretizzando nuovi e importanti vantaggi sociali ed economici (così come previsto all’interno dell’attività di programmazione prevista con l’Agenda 2020-2023).

Reddito di cittadinanza 2020: tutto pronto per la partenza della seconda fase

Stante la situazione appena descritta, dal governo non ci si limita a fare il punto della situazione rispetto a quanto già attuato. Proprio i propositi di ulteriore riforma sono risultati al centro dell’audizione tenuta dal ministro Catalfo presso il Senato della Repubblica negli scorsi giorni.

Secondo la prima rappresentante del ministero del Lavoro, una volta consolidata la fase di avvio e lancio del reddito e delle pensioni di cittadinanza (con la quale si è proceduto all’individuazione dei beneficiari e alla realizzazione degli strumenti di supporto), ora è arrivato il momento di aprire “la fase 2 del programma, che ha l’obiettivo dell’inclusione attiva dei beneficiari e dell’aumento del benessere collettivo“.

Nei prossimi mesi dovrebbe quindi concretizzarsi una nuova svolta rispetto ad un provvedimento che ha già cambiato profondamente gli attuali meccanismi di funzionamento del welfare pubblico. L’obiettivo resta infatti quello di dare piena operatività alla misura nel corso del 2020.

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