Reddito di cittadinanza: 1,8 milioni di nuclei familiari hanno presentato domanda

Dall’Inps emergono nuovi aggiornamenti sulle domande di accesso al reddito e alle pensioni di cittadinanza: il 68% delle pratiche ha trovato accoglimento, ecco i dati aggiornati.

Reddito di cittadinanza: 1,8 milioni di nuclei familiari hanno presentato domanda

Nella serata di ieri l’ente pubblico di previdenza ha diffuso i dati aggiornati relativi alle richieste di accesso al reddito ed alle pensioni di cittadinanza. Il provvedimento si avvicina ormai ai 2 milioni di richieste e presenta un trend in crescita che certamente sarà confermato nei prossimi mesi, anche considerando la grave situazione di disagio economico e sociale dovuta al Coronavirus.

Secondo quanto indicato dall’Osservatorio statistico dell’Inps, le persone complessivamente coinvolte nel beneficio di welfare sarebbero ormai oltre 2,6 milioni. Le pratiche effettivamente inviate all’attenzione dell’ente allo scorso 8 aprile 2020 corrispondono a 1,8 milioni, mentre hanno trovato effettivo accoglimento nel 68% dei casi (1,2 milioni di domande).

Entrando invece nel merito del meccanismo di invio, i dati indicano che nell’81% dei casi le pratiche vengono compilate ed inviate dai CAF e dai patronati per conto dei richiedenti, mentre nel restante 19% dei casi le domande sono intermediate da Poste Italiane. Quest’ultima percentuale sale al 30% nel Nord Italia e scende al 13% nel Sud e nelle Isole.

L’importo medio erogato per il reddito di cittadinanza

Stante la situazione appena evidenziata, l’importo medio erogato dal reddito di cittadinanza corrisponde a 513,00 euro. Se invece si analizzano i dati a livello territoriale, emerge che nel Sud e nelle Isole l’importo è mediamente superiore del 7%, mentre risulta inferiore del 14% nelle regioni del Centro e del Nord Italia.

Di interesse anche i dati relativi alla pensione di cittadinanza, il sostegno di welfare pensato per coloro che possiedono un’età superiore ai 67 anni e che vivono specifiche situazioni di disagio economico. In questo caso, per la maggior parte dei fruitori il meccanismo di sostegno ha funzione integrativa rispetto alla ricezione di un assegno pensionistico.

Lo confermano i dati, i quali indicano che il 66% dei nuclei familiari percepisce un importo mensile inferiore a 600 euro, mentre l’1% un importo mensile superiore a 1.200 euro. La classe modale resta però quella dei nuclei familiari composti da una sola persona. In questo caso l’importo mensile percepito varia dai 400 ai 600 euro al mese.

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