Pensioni anticipate oltre Quota 100: ecco le misure in scadenza nel 2019

Non c’è solo la Quota 100 nel panorama degli strumenti di accesso anticipato alla pensione. Diverse opzioni rischiano di scadere entro il termine del 2019: ecco i requisiti di accesso e le cose da sapere.

Pensioni anticipate oltre Quota 100: ecco le misure in scadenza nel 2019

Ormai è noto: la situazione di stallo istituzionale non rischia di rimescolare solo le carte della prospettiva politica, ma anche il complicato contesto della flessibilità previdenziale. Tra misure in scadenza ed altre che potrebbero subire modifiche (come nel caso della Quota 100), per molti lavoratori la situazione è diventata complessa. D’altra parte, se è vero che non vi è certezza rispetto al prossimo futuro, coloro che hanno già maturato i requisiti di accesso e ora sono indecisi potrebbero essere spinti dalla situazione a compiere una scelta.

In tal senso, l’urgenza maggiore è percepita proprio in quei casi per i quali si prospetta la scadenza certa entro il termine del 2019, mentre un’eventuale proroga per chi maturerà i requisiti utili nel 2020 resta un’incognita. Si parla, ad esempio, dell’APE sociale destinata a caregiver, invalidi, disoccupati o persone che hanno svolto lavori usuranti riconosciuti dal legislatore. Per accedere servono 63 anni di età e 30-36 anni di contribuzione (in base alla specifica situazione di disagio).

Per questa opzione di prepensionamento si sono già chiuse le prime due finestre utili di invio della domanda, ma resta ancora la possibilità di inoltrare la pratica con la terza finestra maturando i requisiti entro la fine dell’anno. Da considerare che in questo caso non viene applicata alcuna penalità al futuro assegno.

Pensioni flessibili: per chi matura i requisiti entro il termine del 2019 possibile anche l’APE volontaria e l’Opzione Donna

In alternativa, entro la fine del 2019 è possibile procedere anche alla richiesta di accesso anticipato alla pensione tramite la versione volontaria dell’APE, che richiede la maturazione di almeno 20 anni di versamenti. Con tale opzione sarà però necessario accettare un prestito ponte da restituire con rate ventennale, detratte direttamente dall’Inps sul futuro assegno.

Infine, resta valida entro dicembre 2019 anche la maturazione dei requisiti di accesso alla proroga dell’Opzione Donna. Il provvedimento consente il pensionamento a partire dai 58 anni di età (un anno in più se autonome) e 35 anni di versamenti, accettando però il ricalcolo contributivo degli assegni. Di tutte le opzioni appena evidenziate, eventuali proroghe non appaiono certe e dovranno eventualmente concretizzarsi all’interno della legge di bilancio 2020.

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