Veneto: spritz e cena all’alba per via del coprifuoco

Per ottemperare alle nuove regole sul coprifuoco che vietano dalle 18 in poi cene ed aperitivi nei locali, in Veneto alcuni locali iniziano cene ed aperitivi alle 5 del mattino.

Veneto: spritz e cena all’alba per via del coprifuoco

Uno dei detti più popolari della lingua italiana è “Fatta la legge, trovato l’inganno“, e non a caso: notoriamente gli italiani sono in grado di scovare espedienti per eludere le norme non appena queste entrano in vigore.

Non fa eccezione il nuovo orario di chiusura imposto ai locali a partire da lunedì scorso dal Governo al fine di cercare di limitare i contagi da Covid-19, per il quale alcuni locali in Veneto hanno individuato una originale scappatoia. Il Dpcm del 24 ottobre 2020 tra le varie novità ha imposto anche per ristoranti e bar la chiusura a partire dalle ore 18, un grosso problema per i locali che puntavano su cene ed aperitivi.

Per ottemperare alle nuove regole imposte dal Governo, e riuscire comunque a servire i propri clienti, molti locali si sono organizzati con l’aperitivo all’alba. Eccoci quindi che alle 5 del mattino nutriti gruppi di clienti attendono l’apertura delle saracinesche per godersi un anelato Spritz nel pieno della notte, a diverse ore dal sorgere del sole. L’orario della movida si sposta quindi in avanti, portando i clienti a consumare cena e aperitivo in piena notte, evitando così di infrangere il decreto.

Un esempio di questa “resistenza” legale alle nuove regole si ha a Mestre, dove presso l’Osteria Plip vengono serviti decine di clienti a cena alle 5 di notte, tra cui anche il sindaco stesso Luigi Brugnaro. Altro esempio quello del Gran Caffè delle Terme di Padova, dove in piena notte ha avuto inizio una cena di prodotti tipici sardi accompagnati da vini ad alta gradazione alcolica.

Ecco quindi il nuovo espediente escogitato dai locali, che dopo il decreto del 14 ottobre che stabiliva la chiusura a mezzanotte avevano individuato la scappatoia di riaprire a mezzanotte e un quarto dopo aver chiuso per 15 minuti, approfittando del fatto che non era stato indicato orario di riapertura. Il nuovo decreto ha stabilito la chiusura dalle 18 alle 5, ma non è bastato a fermare l’inventiva degli italiani.

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