Rozzano, canti di Natale e crocifisso negati: il preside si dimette. Ecco cosa succede adesso

Dopo le polemiche scaturite dalla decisione del preside del Garofani di Rozzano di annullare le tradizionali festività natalizie, il dirigente ha rassegnato le dimissioni dall'incarico

Rozzano, canti di Natale e crocifisso negati: il preside si dimette. Ecco cosa succede adesso

Tutto era iniziato con l’annullamento del concerto di Natale nell’Istituto comprensivo Garofani di Rozzano, decisione presa dal preside della scuola, Marco Parma, che aveva ritenuto opportuno evitare le tradizionali festività natalizie al fine di non turbare i bambini di altre fedi religiose.

A questa decisione erano seguite non poche polemiche, soprattutto da parte dei genitori degli alunni della scuola, infuriati per la soluzione adottata dal preside. In realtà, Marco Parma aveva deciso di rinviare il Concerto di Natale delle scuole elementari al 21 gennaio, in modo da farlo diventare un concerto d’inverno, e organizzare quello delle scuole medie in un teatro fuori la scuola.

Comunque, la risposta del preside a queste polemiche è stata quella di rimettere il mandato di reggente, ma limitatamente alla scuola primaria del Garofani.

Di recente, anche in un asilo nido di Pietrasanta, in provincia di Lucca, il preside aveva vietato l’allestimento del presepe per lo stesso motivo; in quel caso era intervenuto il sindaco di Pietrasanta ad imporre sia il presepe che l’albero di Natale, affermando: “non c’è integrazione fino a quando non c’è il rispetto delle tradizioni e dei valori del Paese in cui vivi”.

La pensa diversamente il preside del Garofani che, invece, ha dichiarato: “Credo sia un passo avanti verso l’integrazione, e non indietro, rispettare la sensibilità di chi la pensa diversamente, ha altre culture o religioni… Inoltre, dopo quello che è successo a Parigi, qualcuno lo avrebbe considerato una provocazione”. In merito a quest’ultima affermazione, sembra invece che alle associazioni islamiche di Milano non dia nessun fastidio questa festività, che non è mai stata un problema per nessun musulmano del Paese.

Il sindaco di Rozzano, Barbara Agogliati, ha invitato il dirigente a “rivedere le sue decisioni”; un po’ meno “teneri” il segretario del Carroccio, Matteo Salvini, che aveva chiesto le dimissioni del dirigente, poichè dell’opinione che “dovrebbero essere licenziati quei presidi e quegli insegnanti che cancellano il Natale perchè non sono adatti a fare quel lavoro”; più o meno coerenti con il pensiero di Salvini sia Maurizio Gasparri che Mara Carfagna, entrambi di Forza Italia, sia Maurizio Lupi, capogruppo alla Camera dei deputati di Area Popolare.

Anche il premier Matteo Renzi ha rilasciato alcune dichiarazioni in merito a questa vicenda: “Il Natale è molto più importante di un preside in cerca di provocazioni. Se pensava di favorire integrazione e convivenza in questo modo, mi pare abbia sbagliato di grosso”.

Secondo Valentina Aprea, assessore regionale all’Istruzione, “è giusto che il preside di Rozzano si sia dimesso, ma occorre ripristinare subito il Concerto di Natale, cancellato da una decisione sciocca ed inconcepibile”. Inoltre, l’assessore Aprea chiede che al concerto siano presenti sia Matteo Renzi che Roberto Maroni per “dimostrare che su temi forti non c’è possibilità di negoziazione con chi ci vuole cancellare”.

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