Papa Francesco nel mirino dell’Isis: “I terroristi vogliono ucciderlo”

Papa Francesco sarebbe finito nel mirino dell'Isis che ha dichiarato senza mezzi termini di volerlo uccidere. Al momento in Vaticano si dicono tranquilli e non hanno avvertito minacce

Papa Francesco nel mirino dell’Isis: “I terroristi vogliono ucciderlo”

Papa Francesco è finito nel mirino dell’Isis. È questa la notizia di queste ultime ore che vuole che il papa sia in pericolo di vita.

“Bisogna garantire la sicurezza del Papa ovunque, perché credo che possano cercare di colpirlo durante i suoi viaggi o anche a Roma. Perché ci sono membri dell’Isis che non sono arabi ma canadesi, americani, francesi, britannici e anche italiani” ha dichiarato l’ambasciatore iracheno alla Santa Sede Habeeb M.H.Al Sadr dopo la notizie del pericolo che incomberebbe su Papa Francesco.

“Non sono ancora a conoscenza di fatti specifici, di progetti operativi. Ma quanto dichiarato dai terroristi dell’autoproclamato “Stato islamico” è chiaro. Loro vogliono uccidere il Papa” queste le parole dell’ambasciatore che di certo non lasciano spazio a dubbi e che rendono l’idea di quanto siano mirate e dirette le minacce dell’Isis, che con le recenti decapitazioni e gli attacchi terroristici sta generando parecchia paura e preoccupazione.

“Questa banda di criminali non si limita a minacciare: in Iraq ha già violato o addirittura distrutto alcuni dei luoghi più sacri dell’Islam sciita. Ha colpito luoghi di culto della religione degli yazidi, e del cristianesimo. Loro dicono: chi non è con noi è contro di noi. O ti converti o sono legittimato ad ammazzarti. E lo fanno davvero: è genocidio” conclude il diplomatico. Parole molto serie le sue che rendono l’idea della potenza e della pericolosità di questo movimento, che si sta facendo purtroppo sempre più strada.

Al momento, però, il Vaticano sembra non aver percepito alcuna minaccia reale e si mostra molto tranquillo. “In Vaticano mi dicono di essere tranquilli e che le affermazioni dell’Isis non cambieranno la loro posizione. Ma il Santo Padre è molto vicino ai rifugiati e ai cristiani perseguitati e non smetterà di esserlo perché l’Isis lo minaccia. Quando l’ho invitato in Iraq mi ha detto: appena posso, quando le condizioni lo permetteranno verrò, e io sono sicuro che lo farà” ha concluso l’ambasciatore.

Notizie estremamente allarmanti, quindi, quelle che riguardano il Santo Padre, che potrebbe essere esposto in questo momento ad un grandissimo rischio.

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