Onu: rapporto choc sull’Isis. “Bambini crocifissi, decapitati e sepolti vivi”

L'Isis violenta, crocifigge e seppellisce vivi molti bambini di famiglia di minoranza in Iraq.E' questa l'inquietante verità dell'Onu, che rende note le barbiere dello Stato Islamico attraverso un documento choc

Onu: rapporto choc sull’Isis. “Bambini crocifissi, decapitati e sepolti vivi”

L’Onu lancia un rapporto choc sull’Isis in merito alle barbarie a cui verrebbero sottoposti i bambini dallo Stato Islamico.

Se i fatti degli ultimi giorni, ovvero la decapitazione del fotografo Kenji Goto e l’uccisione del pilota giordano arso vivo in una gabbia, non avessero provato abbastanza le barbarie di cui l’Isis è capace ecco un rapporto choc dell’Onu a chiarire ancora di più la situazione.

Secondo questo documento, infatti, l’Isis ucciderebbe, torturerebbe e violenterebbe sistematicamente i bambini delle famiglie di minoranza in Iraq. Secondo quanto riporta questo documento i piccoli verrebbero “crocifissi”, “decapitati” e “sepolti vivi”.

Proprio sulla base di queste scoperte il comitato delle Nazioni Unite lancia un appello affinché le forze dell’ordine e del governo irachene intervengano per proteggere questi bambini innocenti e le loro stesse famiglie.

Secondo quanto si legge nelle pagine del documento ci sarebbero “molti casi di esecuzioni di massa di bambini, così come notizie di decapitazioni, crocifissioni di bambini e sepolture di bambini vivi”. Proprio per questo l’Onu chiede che l’Iraq prenda “tutte le necessarie iniziative per assicurare la sicurezza e la protezione dei bambini e delle loro famiglie”.

Ancora una volta, quindi, si torna a parlare dell’Isis e della violenza alla quale, nostro malgrado, ci stiamo abituando. Tanti nell’ultimo periodo i messaggi di minacce, alcuni indirizzati anche al nostro paese ed al Vaticano, ma soprattutto i video che mostrano decapitazioni ed uccisioni in maniera cruenta e violenta di ostaggi.

Una situazione ormai di tensione internazionale che sta raggiungendo livelli davvero preoccupanti. Questo ulteriore documento dell’Onu, purtroppo, getta ancora altre ombre sullo Stato Islamico e su ciò che i suoi uomini sono in grado di fare per seminare terrore e per ottenere ciò che vogliono.

Una situazione su cui è più volte intervenuto il presidente degli Stati Uniti Barack Obama e altre cariche di stato di altre nazioni.

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