L’Oms prende di mira anche il caffè. Dopo il grande polverone intorno alle carni rosse ed in particolare a quelle lavorate, pare che l’Organizzazione Mondiale della Sanità abbia deciso di indagare anche su caffè ed altre bevande calde.
Secondo le prime indiscrezioni pare che nella settimana tra il 2 ed il 9 febbraio 2016 verrà stilato un elenco di 7 molecole che interferiscono con alcuni ormoni umani come la dimeltilformammide, uno dei solventi utilizzati nell’industria chimica, e l’idrazina.
A maggio, invece, sarà la volta del caffè e di altre bevande molto calde. Queste, infatti, verranno studiate attentamente per riuscire a capirne l’eventuale cancerogenicità e l’interferenza con il funzionamento del nostro corpo.
Analisi molto importanti che potrebbero fornire dati importanti al fine di correggere l’elenco delle sostanze ritenute più cancerogene in assoluto. Una notizia che continua ad alimentare il grande polverone di questi giorni in merito alle dichiarazioni sulle carni rosse, ritenute appunto molto cancerogene.
Tante le personalità della politica che sono intervenute, come il ministro Lorenzin che ha affermato di non avere particolari problemi nel continuare a consumare della carne rossa. Anche i produttori di questo settore sono intervenuti in questa vicenda cercando di evitare allarmismi che in queste ore si sono diffusi in tutto il mondo.
La cultura della corretta alimentazione resta sempre un tema molto attuale per cui dichiarazioni di questo tipo possono aiutare gli esperti nel fornire maggiori indicazioni sulla frequenza di consumo di determinati prodotti piuttosto che di altri.
Non resta che attendere i risultati dei prossimi esami e delle prossime indagini che l’Oms ha intenzione di condurre. Sarà il caffè il prossimo alimento a fare scalpore? Solo i prossimi mesi e l’esito delle ricerche ad oggi in corso portano darci delle risposte e farci capire se anche questo alimento, molto diffuso nel nostro paese come nel resto del mondo, finirà sotto accusa oppure no.
Già in passato alcuni esperti dell’Efsa si erano espressi in merito alla dose massima di caffé da assumere, mentre una ricerca inglese ha evidenziato che una dose di caffé la sera ritarda il sonno di ben 40 minuti. Altri studi, invece, attribuiscono a questa bevanda delle miracolose proprietà sotto le lenzuola.