A nulla sembra essere servito l’enorme spiegamento di forze messo in campo dalle forze speciali. Norbert Feher, alias Igor Vaclavic, il killer di Budrio, è riuscito a fuggire dalla “zona rossa” localizzata tra Marmorta e Molinella (Bologna), lasciando gli investigatori in un evidente stato di imbarazzo con un nulla di fatto.
Nella prima settimana d’aprile, il 36enne Norbert Feher ha assassinato a colpi di pistola un barista di Budrio, Davide Fabbri, e successivamente ha ucciso anche la guardia ecologica Valerio Verri per darsi – poi – alla fuga. In pochi giorni dalle prime indagini, si è mobilitata una colossale caccia all’uomo su tutto il territorio circostante. Un migliaio di uomini appartenenti alle forze speciali sono stati radunati per dare la caccia al killer, ma niente è servito.
La zona rossa è stata abbandonata anche dalle forze dell’ordine: sul posto sono rimaste solo poche decine di carabinieri ma con poche speranze di ritrovare l’assassino di Budrio. La mancata cattura da parte degli investigatori, dopo questo enorme spiegamento di forze, ha causato non poco imbarazzo, e inizia a trapelare la notizia che vedrebbe Igor ritornato in Serbia. Una delle piste più sondate, però, è quella della fuga in Brasile.
A causa delle promesse disattese, è stata ritenuta opportuna dal Comitato degli amici di Davide Fabbri la pubblicazione di un bando per raccogliere dei fondi per la ricompensa offerta nella taglia per la cattura del killer. Chi per primo darà notizie del fuggitivo potrà riscuotere 50 mila euro (qualora le notizie dovessero riguardare il cadavere del ricercato, il premio verrà dimezzato).
Il bando ha termine il 22 ottobre, e i contributi per la taglia sono già iniziati ad arrivare. Sebbene sia tutto perfettamente regolare dal punto di vista giuridico, l’offerta di una ricompensa per la cattura di Igor ha diviso l’opinione pubblica. Il neosindaco Maurizio Mazzanti ha avanzato dei dubbi in merito, definendola una “giustizia da Far West”.